RE: mensa e buoni sostitutivi
Invece che coloro che lavorano per più di 6 ore al giorno, debbano fare una sosta di 30 minuti è previsto dalla normativa contrattuale e nulla impedisce che tale pausa sia di 15 minuti per due occasioni.
Non ho detto questo, ma tutt'altro. L'istituto della pausa breve è ulteriore e aggiuntivo rispetto a quello della pausa pranzo. Praticamente, interpretando alla lettera la circolare, ogni qualvolta ci allontaniamo dalla nostra postazione abituale di lavoro dobbiamo chiedere il permesso verbalmente al dirigente e, qualora la pausa sia finalizzata a ristoro, utilizzo dei servizi igienici o qualsiasi altra motivazione non lavorativa, assume la denominazione di «pausa di recupero psicofisico» e va segnalata timbrando il cartellino in uscita e poi timbrandolo in ingresso, nonché regolarizzata a posteriori mediante l'istituto della pausa breve, che dev'essere autorizzata a sanatoria dal dirigente. Il summenzionato istituto decurta 15 minuti di stipendio ed è fruibile per 15 minuti (fissi, nel senso che se ne fai di meno ne perdi sempre 15) diluiti in un massimo di due momenti; tra una pausa e l'altra deve esserci almeno un'ora di lavoro, altrimenti si perde anche quella.
La pausa mensa è invece obbligatoria nel senso che se non la fai il servizio prestato oltre la sesta ora non ti viene riconosciuto; se però dopo aver fatto la pausa mensa lavori per meno di un'ora (tenendo presente che la pausa mensa è calcolata come 30 minuti minimo anche se ne hai fatti meno), perdi sia la pausa sia tutto il servizio prestato oltre la sesta ora.
Sulla regolamentazione dei buoni pasto e della mensa non trovo ragioni specifiche di illegittimità.
Dunque è legittimo che per il solo fatto di lavorare in una sede (il che è puramente casuale) io percepisco sino a 140 euro in più tra stipendio e tickets rispetto a chi lavora in un'altra sede a parità di tutte le altre variabili? Ricordo che la mensa non è gratuita per il dipendente e che di fatto questi ha l'obbligo di fruirne, altrimenti il pasto non gli viene pagato.
dott. Amedeo Francesco Mosca
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