Posizione organizzativa settore tecnico |
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rossi_marco
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Posizione organizzativa settore tecnico
Salve,
il Sindaco intende nominare PO del settore Lavori Pubblici un dipendente di categoria D (comune senza dirigenti) che ha una laurea in economia e commercio e che non si è mai occupato di tale settore.
Nel Comune ci sono altri tre dipendenti di categoria D con laurea di ingegneria
Si chiede se la laurea tecnica è requisito obbligatorio.
Grazie
Marco
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25-01-2023 19:19 |
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bianco_arturo
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RE: Posizione organizzativa settore tecnico
Occorre verificare il contenuto del regolamento dell'ente. La normativa contrattuale prevede che "gli enti tengono conto -rispetto alle funzioni ed attività da svolgere- della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza maturati". Per cui siamo in presenza di disposizioni che non vietano il conferimento dell'incarico di responsabile tecnico ad una laureato in disciplina diversa da quella di ingegneria o architettura, sempre che tale vincolo non sia stato introdotto dal regolamento dell'ente. La risposta dipende dalle motivazioni che vengono poste a base della scelta.
Arturo Bianco
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28-01-2023 17:51 |
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rossi_marco
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RE: Posizione organizzativa settore tecnico
Il regolamento nulla dice in merito.
Mi chiedo come possa fare la PO a capire le pratiche edilizie e ad esprimere un parere in merito... anche se ci fosse un'istruttoria preliminare non sarebbe comunque in grado di capirla...
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28-01-2023 21:49 |
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bianco_arturo
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RE: Posizione organizzativa settore tecnico
Mi rendo conto delle perplessità, ma la scelta del responsabile non richiede necessariamente il possesso di uno specifico titolo di studio. Con le regole dettate dalla normativa al responsabile è richiesto infatti di essere un manager che sa organizzare, coordinare e che è impegnato all'attuazione del programma e degli obiettivi. Si pensi inoltre a come nel settore specifico assumano un rilievo gli aspetti giuridici (appalti) ed economici (gestione e rendicontazione dei fondi). Quindi di per sé, tranne diverse previsioni regolamentari, non vi è una illegittimità. Sulla opportunità si può ovviamente discutere.
Arturo Bianco
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11-03-2023 10:35 |
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