Buona l'idea del forum per scambiare esperienze e valutazioni!
Sto facendo una prima simulazione per verificare gli effetti delle "nuove" regole del patto. Vi comunicherò i miei risultati. "A pelle" il concetto di competenza ibrida mi convince poco ma ...attendiamo i dati e poi faremo le nostre valutazioni.
Buon lavoro a tutti!
Anche per il mio ente non mi sembra che vada bene, già nella prima stesura della finanziaria per il 2007 era prevista, ma per noi non era situazione di molto dissimile da quella poi attuata.
Non so se avete letto il comma 681 bis che sotto riporto
“681-bis. Per gli enti di cui al comma 679-bis che presentano, nel triennio 2003-2005, un valore medio delle entrate in conto capitale derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare e mobiliare - non destinate, nel medesimo triennio, all’estinzione anticipata dei prestiti - superiore al 15 per cento della media delle entrate finali, al netto delle riscossioni di crediti, gli obiettivi programmatici per gli anni 2008- 2010 sono ridotti di un importo pari alla differenza tra
l’ammontare dei proventi in eccesso al predetto limite del 15 per cento e quello del contributo annuo determinato ai sensi dei commi 678 e 679 a condizione che tale differenza sia positiva. In caso di differenza pari a zero o negativa gli obiettivi programmatici restano determinati in misura pari al saldo finanziario medio del triennio 2003-2005 calcolato in termini di competenza mista.“
Come lo interpretate?
Sembrerebbe che se il saldo è negativo non si può detrarre niente
Se invece è positivo posso detrarre.
E' una incongruenza o sto sbagliando io?
E. D'Aristotile
Messaggio modificato il: 09-10-2007 alle 12:41 da E D'Aristotile.
Sembrerebbe che se il saldo è negativo non si può detrarre niente
Se invece è positivo posso detrarre.
E' una incongruenza o sto sbagliando io?
La tua interpretazione mi sembra corretta.
Più che un'incongruenza, sembrerebbe un disincentivo (chissà perché poi) all'utilizzo di proventi da dismissione o meglio una "punizione" per i comuni che ne hanno abusato nel triennio precedente e che ora dovranno scontare obiettivi più stringenti.
Michele Bazzani
Comune di Firenze
Direzione Risorse Finanziarie
Servizio Investimenti
Sono in perfetto accordo anch'io. Innanzitutto la norma si applica solo per chi ha, fortunatamente, una media triennale positiva 2003/2005 dei saldi di cassa (magari proprio determinata da ingenti alienazioni mobiliari ed immobiliari). Gli enti che nel triennio 2003/2005 hanno provveduto a forti alienazioni si trovano indubbiamente svantaggiati, rispetto agli altri. A proposito, visto che stiamo tentando di formulare i conteggi per il patto di stabilità, "la media delle entrate finali al netto delle riscossioni di crediti" di cui al comma 681/bis come deve essere calcolata? secondo il criterio di cassa (comma 678) o secondo il criterio di competenza mista (commi 679/bis e 681)?
In merito al patto di stabilità in generale volevo inoltre sottolineare che, a mio parere, basare la gestione del triennio 2008/2010 in relazione alle risultanze del 2003/2005 mi sembra assudo. Nel mio Ente, negli ultimi anni, si sono modificate di non poco le politiche gestionali, ad esempio: si sono esternalizzati servizi e si è invece provveduto attivarne di nuovi, il personale e l'assetto organizzativo degli uffici sono totalmente cambiati, è stata avviata la gestione associata di alcuni servizi e viceversa. E la situazione è destinata ad evolversi ulteriormente nei prossimi anni a venire. Tutto ciò determina situazioni contabili e di flussi di cassa molto diversi che non si possono rapportare "omogeneamente" al 2003/2005! Grazie infinite e buon lavoro.
Messaggio modificato il: 10-10-2007 alle 18:02 da gemmi_laura.