La lettera dell'art. 14 mi sembra consenta la possibilità di uno scavalco condiviso di un dipendente tra enti con e privi di dirigenza.
Nel caso in cui il dipendente a scavalco fosse un dirigente, il comune utilizzatore privo di tale ruolo, dovrebbe pur sempre rimborsare il cedente della quota di trattamento economico previsto dal ccnl dirigenti.

Ritenete sia corretta questa ricostruzione ? La stessa soluzone dovrebbe valere per l'indennità di posizione. Il dubbio è quello di riconoscere, seppure come rimborso pro quota, il trattamento dirigenziale in un ente privo di tale qualifica.

Grazie per le eventuali repliche.

Credo che soluzione sia contenuta nell'art 17 del ccnl del 21 maggio 2018.

Il nuovo contratto, come quello del 22.1.20004, continua a non prevedere alcuna disposizione sulla utilizzazione condivisa tramite convenzione di un dirigente da parte di un comune privo di dirigenti. A parere di chi scrive ciò si deve ritenere possibile, in quanto non abbiamo divieti espressi in questa direzione. A parere di chi scrive occorre rimborsare all'ente la quota del trattamento economico fondamentale e il comune che utilizza il dirigente deve provvedere a fissare la misura della indennità di posizione per la quota a suo carico. In assenza di previsioni diverse a parere di chi scrive non si può superare il tetto massimo contrattuale per questa indennità, fatte salve le eccezioni previste dal contratto nazionale per la ipotesi delle posizioni complesse.
Arturo Bianco