Nel mio ente capita spesso di pagare delle quote associative ad associazioni , enti.... Vorrei avere un vostro parere circa l'applicabilità alle quote associative dell'art. 6, comma 2, dl 78/'10. E' necessario, prima di effettuare il pagamento, al pari dei contributi, farsi rilasciare dell'associazione beneficiaria attestazione in cui venga dichiarato che o non è soggetta alla norma (per le esclusioni previste espressamente dalla norma es. onlus) o che comunque al suo interno non vengono corrisposti gettoni in misura superiore a 30 euro giornalieri? La norma parla di contributi, diretti e indiretti, ed altre utilità. Io sarei dell'avviso che per le suddette quote associative non sia necessaio acquisire tale attestazione perchè le riterrei non soggette alla norma in questione. Mi date un vostro parere in merito?
grazie

Rispetto alla applicabilità o meno dell'art.6, comma 2, del DL.78/2010 agli enti privati non c'è ancora una interpretazione specifica che possa agevolare gli operatori e fare chiarezza sulla reale portata della novella.
Ragion per cui occorre prima di effettuare un pagamento di contributi o altre utilità (quote associative ecc.) a carico del bilancio comunale occorrerebbe verificare se l'ente ricevente si sia adeguato alla norma di cui sopra (limitazione a 30 euro del gettone ecc.) o se rientri nei casi di esclusione dalla sua applicazione (ONLUS, ENTI PREVIDENZIALI ecc.).
In ogni caso, l'acquisizione della preventiva attestazione del beneficiario, suggerita nel quesito, pur essendo un appesantimento del procedimento di pagamento (già fortemente gravato dalla normativa vigente), è una buona soluzione pratica provvisoriamente utilizzabile per non incappare in eventuali responsabilità amministrative e contabili, almeno fino a quando non ci sarà una interpretazione precisa della norma de qua per gli enti locali (ai quali inizialmente sembrava non essere applicabile l'art.6).
Staremo a vedere
Buon lavoro

Intanto la ringrazio per la sua risposta. Secondo lei le esclusioni di cui al comma 2, art 6 dl. 78/'10 (es. per onlus, cciaa, fondazioni, enti previdenziali, enti locali...) sono da intendersi nel senso che ad es gli enti locali non sono proprio sottoposti alla normativa in oggetto perchè soggetti esclusi (e quindi possono procedere senza dover fare alcuna verifica in proposito per i contributi erogati indipendentemente dal soggetto beneficiario) oppure, come io avevo inteso, che solo nel caso in cui l'ente locale conceda un contributo ad un altro ente locale, onlus, cciaa...(o altro soggetto espressamente escluso dal comma 2) possa procedere tranquillamente senza dover fare verica alcuna circa l'eventale attribuzione al loro interno di gettoni in misura superiore a 30 euro giornaliere.
grazie

Credo che quanto affermato in precedenza (in ordine alla acquisizione della preventiva attestazione del beneficiario) sia almeno per ora (ovvero fino ad un chiarimento ministeriale in materia) una buona regola di condotta pratica da seguire per evitare responsabilità amministrative e contabili a ns. carico.