Gentilissimo,
la abrogazione del tempo determinato nelle PA, oltre a sollevare dei dubbi di legittimità costituzionale, determina un effetto di irrigidimento della gestione del rapporto di lavoro e complessivamente nella organizzazione delle amministrazioni.
Occorre fare una valutazione sulla condizione attuale: le scelte legislative che prevedono una parziale differenziazione rispetto alle regole in vigore nel settore privato sono ancora valide? A mio avviso la risposta è positiva. Sicuramente, a mio avviso, le norme attualmente in vigore consentono la formazione di precariato e questo determina una condizione che è necessario superare.
Evidenzierei infine la necessità di applicare regole differenziate per le assunzioni a tempo determinato nella scuola.
Arturo Bianco