Non vi è alcuna norma che supporta l'inserimento delle ore di attività presso il CUG nell'ambito dell'orario di servizio o che lo escluda. Non vi è alcun dubbio che si debba pervenire a tale conclusione per i dipendenti/dirigenti che sono stati nominati come rappresentanti degli enti. Il dubbio nasce dal fatto che, contrattualmente, le ore dei rappresentanti sindacali per le relazioni sindacali svolte durante l'orario di lavoro sono da calcolare nell'ambito dei permessi sindacali. Alla base di tale conclusione vi è la scelta contrattuale per cui di regole le relazioni sindacali si fanno al di fuori dell'orario e che per farle durante l'orario (defalcandoli per i sindacalisti dai permessi sindacali) occorre il consenso di tutti. Disposizioni di questo tipo mancano nella disciplina dei Cug. Si veda anche la Direttiva FFPP Ministro pari opportunità, che per alcuni aspetti sembra rimettere la materia alle scelte regolamentari delle singole PA e pone però il tetto della invarianza degli oneri. A parere di chi scrive, comunque si deve considerare prevalente il vincolo a che dalla applicazione della disposizione non debbano discendere oneri a farci concludere che invece le riunioni vadano di regola fatte al di fuori dell'orario di lavoro.
Arturo Bianco