RE: piani di razionalizzazione
I proventi dei piani per la razionalizzazione possono essere dall'ente destinati alla incentivazione del personale entro il tetto del 50% alle condizioni ricordate nel quesito.
Si aggiunge che tali piani devono essere adottati entro il 31.3 di ogni anno e che essi devono avere una valenza triennale.
I risparmi da raggiungere devono essere stimati nel piano e si deve attestare il loro raggiungimento effettivo prima della autorizzazione alla utilizzazione di tali risorse, che per la metà di quanto destinato alla incentivazione del personale vanno destinate alle fasce di merito.
Si deve aggiungere che i risparmi devono essere aggiuntivi rispetto a quelli che sono raggiunti tramite il rispetto dei vincoli dettati dal legislatore. Ed ancora che occorre accertare che non vi siano stati effetti negativi sulla qualità/quantità dei servizi erogati.
Essa vanno nella parte variabile del fondo, ad avviso di chi scrive ex articolo 15, comma 5, CCNL 1.4.1999.
Queste risorse possono superare il tetto del fondo 2010, in quanto la norma è successiva al DL n. 78/2010.
Lo spettro delle forme di razionalizzazione è amplissimo e praticamente comprende tutte le attività degli enti.
Si suggerisce agli enti di fare ampio ricorso a questo istituto, unico che consente l'impinguamento del fondo, ed in quanto avvia un "circolo virtuoso" nelle amministrazioni.
Cordiali saluti
Arturo Bianco
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