La sentenza della Consulta n. 80/2021 sta creando preoccupazione riguardo al Fondo Anticipazione Liquidità accantonato nell'avanzo. Annualmente, l'avanzo accantonato per FAL viene applicato al bilancio di previsione inserendo la quota da rimborsare nell'esercizio di competenza nella missione 50 e, la parte che ritornerà tra gli accantonamenti alla missione 20. Ebbene, dobbiamo continuare a gestire il Fondo allo stesso modo o la sentenza ha riflessi anche sulla presente modalità? Per quello che ho inteso, la restituzione del fondo a CDP avverrà sempre per 30 anni come disposto dai piani di ammortamento; solo gli Enti che si trovano con un maggiore disavanzo a seguito del ripristino del FAL , utilizzato in termini di FCDE, dovrebbero preoccuparsi da quanto stabilito dalla sentenza. Spero sia questa l'interpretazione ma aspetto chiarimenti ed integrazioni.

Si è cosi'.
Restituz a 30 anni.
La quota k del Fal va nell'equilibrio corrente. per tutti.
Invece solo quelli che lo hanno utilizzato per fcde sono in difficoltà.

La circolare 26 agosto 2021 di Enti online riporta una metodologia diversa da quella fino ad oggi attuata, per la contabilizzazione dell'anticipazione di liquidità come disposto dall' art. 52 del D.L. 73/2021. Mi sembra assurdo che già nel 2021 debba attuarsi visto che molti enti, compreso il mio, per l'anno in corso hanno già rimborsato la rata relativa al 2021 e, per farlo, hanno utilizzato il FAL riguardo alla quota capitale. Se nel rendiconto 2020 il FAL è in avanzo accantonato, mi sembra scontato che già in sede di bilancio sia stato applicato. Forse faccio io confusione ma, gentilmente, vorrei una vostra interpretazione. Grazie

Bisogna segue la norma vigente introdotta dal 73/21.
E coprire k della adl con le entrate correnti.
Molti, compreso io, già facevamo cosi da prima della norma, non condividendo il 3.20 bis.
dura lex sed lex
GC