PATTO DI STABILITA' E D.L. 2/2010
Il nostro ente, avendo approvato il bilancio 2009 prima del 10 marzo, ha optato per l’esclusione delle entrate per alienazioni immobiliari, dal saldo 2007.
Ora, in seguito all’interpretazione autentica fornita dall’art. 4 del D.L. 2, con un bilancio 2010 già approvato, un obiettivo già definito, un piano dei pagamenti già stilato e continuamente monitorato per consentire ai responsabili di servizio che impegnano la spesa, di attestarne “la compatibilità con le regole di finanza pubblica”, nel nostro comune dovremmo stravolgere tutto, con un peggioramento della situazione. Ad oggi, ci troviamo nella condizione di:
- dover rideterminare l’obiettivo escludendo dallo stesso le entrate per alienazioni immobiliari
- dover rivedere tutto il piano dei pagamenti in c/capitale
- non poter più effettuare alcuna operazione in c/capitale (pagamenti e/o impegni con conseguenti pagamenti).
Il comma 8 dell’art. 77-bis della L. 133/2008 è stato ABROGATO dal comma 9 dell’art. 7 quater della L. 33/2009. Può una Interpretazione, seppur autentica, ossia fatta dal legislatore stesso, obbligare ad applicare il comma in questione? E’ legittimo tutto ciò?
Qualcuno si trova nella stessa situazione del nostro comune?
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