RE: DETERMINAZIONE IVA
Sono d'accordo con D'Aristotile. Credo che la ragioneria mantenga un ruolo di controllo e supervisione del rispetto degli aspetti fiscali delle determinazioni, tuttavia è assolutamente inaccettabile la rinuncia a qualsiasi a competenza in materia da parte del settore proponente. I responsabili dei servizi devono conoscere perfettamente la materia di cui si occupano, sia negli aspetti amministrativi che fiscali. Il Ragioniere è in linea generale competente sugli aspetti fiscali di tutte le attività dei diversi settori, ma non può essere il responsabile unico e finale di tutto.
Troppo spesso la tipologia dei comportamenti evidenziati dal collega Vassallo, sopratutto nei piccoli enti, sono il frutto di prassi consolidate legate al principio inossidabile del "quieto vivere" oppure in certi casi anche alla volontà di garantire alla Ragioneria poteri superiori.
Resta indubbio che la soluzione definitiva non esiste e che in ogni ente esistono delle sfumature e delle esigenze non riconducibili a modelli organizzativi predefiniti. Il buon senso deve prevalere sempre, sia da parte della ragioneria sia da parte dei colleghi degli altri settori.
Nel caso in cui non ci si metta d'accordo credo che comunque il Ragioniere possa far valere il principio per cui l'atto di liquidazione deve essere inviato alla ragioneria completo e spetti al Ragioniere la verifica. In questo caso il Ragioniere rileverà e correggerà gli eventuali errori, che non potranno essere (impunemente) infiniti.
È evidente che suo caso Cascone avrà certamente trovato la soluzione più adatta al suo ente.
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