In merito all'intervento di a.auzzi, ritengo di osservare quanto segue:
- qualora ci si concentri solamente - quale causa d'esonero per il 2006 - sui limiti ex art. 18 (cfr art. 20 D.P.R. n° 600/1973), il dubbio segnalato non sarebbe affatto peregrino, anzi si configurerebbe uno scenario giuridico tale che - al superamento delle cifre ivi indicate - scatterebbe l'obbligo di compilazione degli elenchi in questione;
- di contro - come sembrerebbe essere lo spirito del documento di prassi (cfr. circ. n° 53/E del 03-X-2007), ulteriormente rafforzato dal Comunicato Stampa da me citato nell'intervento al Forum del 05-X u.s. - il riferimento all'art. 18 (cfr art. 20 D.P.R. n° 600/1973) pare essere riservato esclusivamente alle imprese ed agli enti non commerciali, soggetti all'IRES, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali.
Ciò precisato, va da sé che lo Stato, le regioni, le province, i comuni e gli altri enti organismi di diritto pubblico - in quanto non soggetti ad IRES - rimarrebbero esonerati dalla compilazione degli elenchi, per l'anno 2006, a prescindere dai limiti ex art. 18 (cfr art. 20 D.P.R. n° 600/1973) e proprio per il fatto che nessun obbligo contabile li riguarda ai fini delle II.DD. (ove si consideri l'assenza di tali obblighi contabili, non si può discernere - conseguentemente - tra contabilità ordinaria e semplificata).