L’ALLEGATO D) - LIMITI DI INDEBITAMENTO ENTI LOCALI TERMINA CON IL TOTALE DEBITO CONTRATTO E DEBITO POTENZIALE CHE A MIO GIUDIZIO NON ESPRIMONO APPIENO CIÒ CHE È LA REALE CAPACITÀ DI INDEBITAMENTO NEGLI ANNI DI RIFERIMENTO RELATIVI AL PIANO TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI CORRISPONDENTI A CIÒ CHE SI È SCRITTO IN BILANCIO
SEMBRA UNA TRONCATURA CHE NON DA RISPOSTA A PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI.
AMMONTARE DISPONIBILE PER NUOVI INTERESSI NELL’AMBITO DELL’ANNO E SOLO LA PARTENZA PER CAPIRE SE GLI STESSI SONO SUFFICIENTI A COPRIRE L’AMMONTARE DEI MUTUI ISCRITTI IN BILANCIO CIOE LA FAMOSA
QUOTA CAPITALE MUTUABILE AD UN DETERMINATO TASSO.
TALE IMPORTO CONFRONTARLO POI CON IL TOTALE DEI MUTUI ALLEGATO AL BILANCIO
DELL’ANNO DI RIFERIMENTO PER CONTROLLARE SE TUTTI IMUTUI ELENCATI CI RIENTRANO.
O MI SBAGLIO?
IN ALTRI TERMINI LA CAPACITA DI INDEBITAMENTO DEVE ESSERE RISPETTATA A MONTE COL QUADRO DEI MUTUI DEI RISPETTIVI TOTALI COMPLESSIVI ANNUI OPPURE VOLTA PER VOLTA CHE SI CONTRAE IL MUTUO?
GRAZIE

La capacita' mutuante 2016 è dipendente oltre che dall'art.204, comma 1, del tuel (su cui si basa l'allegato del bilancio armonizzato a cui si fa riferimento) , anche dai vincoli del "pareggio di bilancio", ovvero:
- non puo' essere superiore alla quota capitale da restituire nell'anno, a meno di intese su base regionale
- deve essere finanziata con i cosiddetti "spazi naturali" del pareggio/patto 2016 (economie su fcde, fondi oneri/rischi, ecc.).
Quini, l'allegato di bilancio a cui si fa riferimento è, in vigenza di tale normativa di finanza pubblica, solo meramente teorico.
GC

La capacità di indebitamento va dimostrata in sede di bilancio e, poichè la Cassa DDPP la chiede, ogni volta che si fa un mutuo...in teoria e in pratica!
GC