Scusate, ma c'è un motivo per cui in questa discussione si continua a dare risposte a domande che nessuno ha posto?
Personalmente vi ringrazio lo stesso per l'interessamento, ma magari una risposta, un suggerimento, un parere sulla domanda, anziché un continuo sollevamento di eccezioni preliminari sarebbe stato più gradito. La mia era una domanda, mi pare chiarita ed esplicitata all'estremo, non un processo penale. Le eccezioni, sono appunto eccezioni. Non era mia intenzione arrivare a sentenza, ma solamente avere un qualche suggerimento sulla questione.
Scusami se non sono stato chiaro. Come mi pare ti abbia detto anche Arturo Bianco, certamente gli incarichi di dirigente a tempo determinato non generano alcun diritto in ordine ad assunzioni future e a normativa vigente non possono dare luogo a stabilizzazione. Tuttavia, si tratta pur sempre di servizio prestato nella pubblica amministrazione e in quanto tale rilevante ai fini di concorsi pubblici in cui tale servizio sia richiesto (accesso alla dirigenza di ruolo) o valutato (in base a singoli bandi).
Il servizio prestato in enti pubblici economici e società partecipate
anche interamente da pubbliche amministrazioni non è servizio prestato presso pubbliche amministrazioni. Tuttavia potrebbe essere considerato anch'esso tra i titoli valutabili, e addirittura assimilato al servizio alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, sempre in base a quanto previsto dai singoli bandi.
Certamente non può, a mio avviso, essere computato negli anni di servizio richiesti in qualifiche funzionali alle dipendenze di pubbliche amministrazioni al momento dell'accesso alle quali era richiesta alla laurea che vengono richiesti per la partecipazione ai concorsi per l'accesso alla qualità di dirigente.
Tanto premesso, l'incarico più simile a quello di dirigente è quello di dipendente apicale in un'amministrazione sprovvista di dirigenza. Attualmente che io sappia ‒ ma su questo Arturo è certamente più ferrato di me poiché a quanto ho capìto si occupa specificamente di enti locali, mentre io lavoro in una regione (che fa parte dello stesso comparto in termini di contrattazione collettiva, ma non è un ente locale) e ho lavorato in una università ‒ tali enti sono solamente i comuni dalla terza classe in giù e forse qualche residuo IPAB (ammesso che ne esistano ancora).
Ok,grazie.
Il mio caso riguarda un comune della prima classe o un ente città metropolitana...
Quindi, a meno di titoli superiori alla laurea magistrale/specialistica, per partecipare ad un concorso da dirigente a tempo indeterminato non si può prescindere dai 5 anni di servizio maturati nella PA?
E nemmeno due/tre anni da dirigente a tempo determinato nella medesima PA possono, da soli, ovviare al sopracitato requisito?