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pIGNORAMENTO PRESSO TERZI - RITENUTE ED EQUITALIA - Versione stampabile

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pIGNORAMENTO PRESSO TERZI - RITENUTE ED EQUITALIA - auzzi_alessandra - 27-03-2013 11:52

a seguito di ordinanza esecutiva di assegnazione del debito da parte del Tribunaledi la Provincia di Firenze, in qualità di terzo pignorato,
dovrà pagare una fattura emessa da una società (ente debitore) ad alcuni dipendenti di quest'ultima (creditori pignoratizi) nella misura stabilita
dal giudice stesso che comprende oltre al credito derivante dagli stipendi anche le spese di lite (notula dell'avvocato). Non sussiste distrazione
delle spese legali. I dipendenti hanno dato delega ad incassare l'intera somma all'avvocato. Ci chiediamo su quale importo imponibile dobbiamo calcolare
la ritenuta d'acconto del 20% prevista per i pignoramenti presso terzi(cod.tributo 1049). Solo sull'importo corrisposto per le retribuzioni
o anche sulle spese di lite? ed inoltre, a favore di chi deve essere emessa la certificazione della ritenuta stante il complicato giro dei flussi finanziari.
Inoltre, Le spettanze di ciascun dipendente (comprese le spese di lite) non superano diecimila euro così come le singole notule che l'avvocato
emetterà ai dipendenti. Se considerate complessivamente le notule emesse dall'avvocato ai singoli dipendenti ammontano invece ad oltre 10.000,00. La
verifica Equitalia dobbiamo secondo lei effettuarla comunque in capo all'avvocato e in caso affermativo per quale importo? solo per le spese di lite o per
l'intera somma da questi incassata in nome e per conto dei clienti?