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Scioglimento dell'Unione di comuni - Versione stampabile

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Scioglimento dell'Unione di comuni - quartarone_giovanni - 07-12-2011 10:27


Il personale dell’unione dei comuni, in caso di scioglimento, sarà trasferito alle dotazioni organiche dei Comuni, in proporzione alle quote di partecipazione ed applicando arrotondamenti all’unità intera a seconda della cifra decimale.

Secondo voi una norma di questo tipo inserita nello statuto dell’Unione di comuni salvaguarda il dipendente o diventa nulla laddove l’eventuale rientro crei una spesa del personale superiore a quella espressa dalla legge finanziaria?


RE: Scioglimento dell'Unione di comuni - bianco_arturo - 01-01-2012 11:58

Sicuramente sulla base dei principi di carattere generale il personale dipendente dai comuni e trasferito alla Unione a seguito dell'avvio della gestione associata della funzione o del servizio in cui è utilizzato, ha diritto a ritornare alle dipendenze del comune di provenienza in caso di successivo scioglimento della Unione stessa (lo stesso principio è applicato per il personale trasferito alle dipendenze di soggetti privati e/o società in house in caso di reinternalizzazione della gestione di servizi).
Il dubbio si pone per il personale che sia assunto successivamente all'avvio della gestione associata da parte dalla Unione stessa. A parere di chi scrive una clausola che preveda il trasferimento ai comuni in proporzione alle quote di partecipazione non appare illegittima: peraltro i comuni approvano lo statuto delle Unioni (salvo che per quelle che saranno forse costituite tra i comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti di cui all'articolo 16 del DL n. 138/2011), per cui decidono autonomamente di assumere questo vincolo e non vi è perciò alcuna violazione della loro autonomia.
Arturo Bianco


RE: Scioglimento dell'Unione di comuni - avaltroni_valeria - 15-02-2012 10:23

Quello che dice il dott. Bianco sembra sicuramente corretto: tuttavia mi domando che cosa accade nel momento in cui l'unione si scioglie e i dipendenti assunti direttamente dall'unione fanno superare ai singoli comuni i vincoli di spesa del personale. Voglio dire: per assumere poniamo una unità di personale dipendente l'unione magari ha necessità di sommare le capacità assunzionali di più comuni. Nel momento in cui l'unione di scioglie, il singolo comune non ha, a rigore, la capacità assunzionale sufficiente per accogliere il dipendente, ma ne ha solo una "quota". Secondo me alla previsione statutaria di cui parlava il collega Quartarone bisognerebbe aggiungere qualcosa che tenga conto di quanto appena detto... Non so come però.


RE: Scioglimento dell'Unione di comuni - bianco_arturo - 18-03-2012 22:20

Non vi sono disposizioni che disciplinano la materia e che consentono un passaggio automatico del personale dall'unione all'ente. Per il dipendente assunto dal comune si deve considerare possibile la riassunzione in caso di scioglimento della unione. Per i dipendenti assunti successivamente la possibilità di assunzione è subordinata al rispetto del tetto di spesa del personale, che deve essere calcolato tenendo conto anche di quella dell'unione.
Cordiali saluti
Arturo Bianco


RE: Scioglimento dell'Unione di comuni - quartarone_giovanni - 25-05-2012 16:53

Facciamo un esempio pratico il consorzio si scioglie. Il consorzio è costituito da un numero x di comuni. I dipendenti che da questi comuni è stato trasferito a suo tempo al consorzio ritornano ai comuni anche se così facendo gli stessi comuni supererebbero la spesa di personale.
Mentre i dipendenti assunti dal consorzio possono andare nei comuni solo se i questi hanno il margine sulla spesa del personale che consente loro l’assunzione.
Potete fornirmi la norma che dà la possibilità ai comuni di riprendersi il personale a suo tempo trasferito dal comune al consorzio anche se questo porterebbe ad un inevitabile superamento della spesa?
Ricordo che stiamo parlando di una legge finanziaria che non ammette superamento della spesa del personale. Non mi ricordo di avere mai letto deroghe di questo tipo. Mentre mi ricordo che ci sono deroghe per le assunzioni, nei limiti della quota obbligatoria, per le categorie protette anche se la spesa dovesse essere superata.


RE: Scioglimento dell'Unione di comuni - bianco_arturo - 23-06-2012 16:29

Il tetto alla spesa del personale, nel caso di unioni di comuni, è stato inteso dal Dipartimento della Funzione Pubblica e da numerose sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti come un tetto complessivo, che comprende l'unione ed i comuni. All'interno di tale tetto, è stato detto con riferimento al passaggio da comuni alla unione, gli spostamenti sono da considerare come neutri. Tale principio si pone a parere di chi scrive anche nel caso contrario, cioè del passaggio dalla Unione ai comuni. Un problema si può porre nel caso in cui il comune non abbia rispettato il patto di stabilità.
A parere di chi scrive su questi passaggi non incide neppure il principio affermato da recenti pareri della Corte dei Conti, per cui il ritorno presso l'ente del personale trasferito a seguito di esternalizzazioni è possibile, ma soggetto ai vincoli dettati alle assunzioni: alla base di tale argomentazione ancora una volta il carattere complessivo del tetto al personale ed alla sua spesa tra unione e comuni aderenti:
Cordiali saluti
Arturo Bianco