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Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - Versione stampabile

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Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 16-01-2020 10:35

Buongiorno.
Vorrei capire se una persona NON dipendente della PA, che venisse assunta come dirigente a tempo determinato ai sensi dell’art. 110, comma 1 del TUEL, può poi essere passare a tempo indeterminato e in che modo.

I concorsi per dirigente a tempo indeterminato richiedono:
1- Esperienza di almeno cinque anni di servizio quale dipendente a tempo indeterminato
nelle pubbliche amministrazioni, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali
è richiesto il possesso del diploma di laurea;
2- Esperienza di almeno tre anni di servizio quale dipendente a tempo indeterminato
nelle pubbliche amministrazioni, munito di dottorato di ricerca o del diploma di
specializzazione conseguito presso scuole individuate con D.P.C.M. di concerto con il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, svolti in posizioni funzionali
per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del dottorato di ricerca o del diploma di
laurea;
3- Esperienza di almeno quattro anni di servizio quale dipendente a tempo indeterminato
di amministrazioni statali, reclutato a seguito corso-concorso, svolti in posizioni
funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea;
4- Esperienza di almeno due anni in enti e strutture pubbliche non ricomprese nel campo
di applicazione di cui all’art. 1, comma 2, del D. Lgs. 165/2001, in funzioni
dirigenziali, con possesso della qualifica di dirigente e del diploma di laurea;
5- Esperienza di almeno cinque anni in incarichi dirigenziali o equiparati presso
pubbliche amministrazioni ed essere in possesso del diploma di laurea;

6- Esperienza di almeno quattro anni di servizio continuativo in posizioni funzionali
apicali presso enti od organismi internazionali per le quali è richiesto il possesso del
diploma di laurea.


In pratica se si accetta un incarico a tempo determinato come dirigente in un ente locale, alla scadenza del mandato del Sindaco si è certamente fuori dalla PA a mano di non riuscire a fare almeno 5 anni di servizio come dirigente a TD e dopo riuscire a vincere un concorso a tempo indeterminato?
Oppure, nel frattempo, ripiegare per un concorso da funzionario...
E' così o ci sono altre possibilità di stabilizzazione?
Grazie


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 16-01-2020 15:34

Caro Mario, da dove hai preso la parte in corsivo? Una norma di legge/regolamento o un bando di concorso?


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 16-01-2020 16:12

Ciao Amedeo.
L'ho presa da un bando di concorso di un ente locale da poco pubblicato sulla Gazzetta.
Ho controllato anche un altro banco e viene riproposta uguale.

Fanno riferimento al art.7, comma 1 del D.P.R. 70/2013:
1. Al concorso per titoli ed esami di cui all'articolo 28, comma 1,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono essere ammessi
i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di
laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio o, se in
possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione
conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il
Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, almeno
tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del dottorato di ricerca o del
diploma di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni statali
reclutati a seguito di corso-concorso, il periodo di servizio e'
ridotto a quattro anni. Sono, altresi', ammessi i soggetti in
possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche
non ricomprese nel campo di applicazione dell'articolo 1, comma 2,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, muniti del diploma di
laurea, che hanno svolto per almeno due anni le funzioni
dirigenziali. Sono, inoltre, ammessi coloro che hanno ricoperto
incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per
un periodo non inferiore a cinque anni, purche' muniti di diploma di
laurea. Sono altresi' ammessi i cittadini italiani, forniti di idoneo
titolo di studio universitario, che hanno maturato, con servizio
continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi
internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali
per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di
laurea.


Non mi sembra giusto che uno che lavora a tempo determinato non abbia i requisiti per partecipare ad un concorso, per un ruolo analogo, a tempo indeterminato.


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 16-01-2020 21:47

La norma di legge (d.lgs. 165/2001) e il DPR (che potrebbe contenere contemporaneamente norme di tenore legislativo e di rango regolamentare, ma comunque non è in contrasto con l'atto avente forza di legge e dunque il problema non si pone) non prevede che il servizio debba essere prestato a tempo indeterminato e, oltretutto, in altri concorsi non ho visto questa disposizione, anzi ricordo bene di aver letto espressamente – non ricordo se trattavasi di qualche pronunciamento giurisprudenziale o cos'altro – che gli anni di servizio richiesti possono essere anche non continuativi: e tipicamente, se non sono continuativi, sono a tempo determinato.
Ritengo che la disposizione sia illegittima, perché la legge parla semplicemente di servizio; se parlasse di ruolo allora ci si potrebbe porre il problema.


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 18-01-2020 11:04

Quindi mi confermi che una persona che non ha mai lavorato nella PA e che dovesse vincere un concorso a tempo determinato secondo art. 110 comma 1 del TUEL, dovrebbe accumulare 5 anni di servizio per poter partecipare ad un concorso a tempo indeterminato? Non ci sono altre strade per la stabilizzazione?

Se così fosse, la stabilizzazione risulterebbe praticamente impossibile, poiché il mandato a tempo determinato, nella stragrande maggioranza dei casi, finirebbe per scadere prima dei 5 anni... E ammesso che uno riesca a fare i 5 anni a tempo determinato, dovrebbe poi aspettare l'uscita del concorso... E il tutto nella remota ipotesi che riesca a vincerlo...


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 20-01-2020 13:08

Per lavorare nella P.A., fatti salvi comparti non soggetti all'applicazione del d.lgs. 165/2001 o che comunque prevedono propri ordinamenti, è possibile entrare direttamente a tempo indeterminato:
- per concorso pubblico per soli esami oppure per titoli ed esami, per le posizioni non dirigenziali che richiedono il titolo finale di scuola secondaria di secondo grado (e.g. categoria C regioni ed enti locali) o la laurea (categoria D regioni ed enti locali);
- per concorso pubblico per titoli ed esami, alle qualifiche dirigenziali;
- per avviamento da parte dei centri per l'impiego, che eseguono una selezione comparativa per soli titoli, per le posizioni non dirigenziali che richiedono titoli di studio non superiori a quello finale della scuola dell'obbligo (per intenderci, licenza media). In alcuni comparti è previsto l'accesso da posizione economica (che determina il livello retributivo, mentre la categoria giuridica determina il livello gerarchico-funzionale) superiore a quella iniziale per alcuni profili che richiedono titoli culturali o professionali ovvero competenze superiori ma comunque inferiori a quelle del diploma (i.e. B/3 in regioni ed enti locali); in tal caso l'assunzione avviene per concorso. Non è invece chiaro se sia legittimo bandire concorsi per esami quando il titolo richiesto è solo la scuola dell'obbligo o meno (categoria A e categoria B con accesso da B/1 in regioni ed enti locali): Arturo Bianco su questo forum sostiene che non lo sia, ma alcuni enti indicono concorsi del genere.

Tanto premesso, per l'accesso alle qualifiche (non agli incarichi) dirigenziali a tempo indeterminato è necessario possedere un'esperienza pregressa di un certo numero di anni (normalmente 5, ma diminuibili in funzione di eventuali titoli post-universitari o universitari ma di tenore superiore alla laurea e del canale di reclutamento) in una posizione funzionale richiedente la laurea. Cioè se hai fatto il funzionario (ovvero istruttore direttivo o specialista o esperto o quadro a seconda di come si chiama nell'ente) per 5 anni puoi partecipare ai concorsi per la dirigenza.
A mio avviso l'esperienza può essere anche spezzata tra più amministrazioni e/o con contratti a tempo determinato. I punti 1, 2 e 3 da te citati sono dunque a mio avviso illegittimi, mentre il punto 5 è proprio campato in aria, poiché per dipendenti apicali del comparto non si intende dirigenti bensì personale del livello più elevato di classificazione.



RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 20-01-2020 13:10

No, Mario.
Stai facendo un po' di confusione.

Per lavorare nella P.A., fatti salvi comparti non soggetti all'applicazione del d.lgs. 165/2001 o per i quali sono previste discipline speciali (ad esempio la scuola), è possibile entrare direttamente a tempo indeterminato:
- per concorso pubblico per soli esami oppure per titoli ed esami, per le posizioni non dirigenziali che richiedono il titolo finale di scuola secondaria di secondo grado (e.g. categoria C regioni ed enti locali) o la laurea (categoria D regioni ed enti locali);
- per concorso pubblico per titoli ed esami, alle qualifiche dirigenziali;
- per avviamento da parte dei centri per l'impiego, che eseguono una selezione comparativa per soli titoli, per le posizioni non dirigenziali che richiedono titoli di studio non superiori a quello finale della scuola dell'obbligo (per intenderci, licenza media). In alcuni comparti è previsto l'accesso da posizione economica (che determina il livello retributivo, mentre la categoria giuridica determina il livello gerarchico-funzionale) superiore a quella iniziale per alcuni profili che richiedono titoli culturali o professionali ovvero competenze superiori ma comunque inferiori a quelle del diploma (i.e. B/3 in regioni ed enti locali); in tal caso l'assunzione avviene per concorso. Non è invece chiaro se sia legittimo bandire concorsi per esami quando il titolo richiesto è solo la scuola dell'obbligo o meno (categoria A e categoria B con accesso da B/1 in regioni ed enti locali): Arturo Bianco su questo forum sostiene che non lo sia, ma alcuni enti indicono concorsi del genere.

Tanto premesso, per l'accesso alle qualifiche (non agli incarichi) dirigenziali a tempo indeterminato è necessario possedere un'esperienza pregressa di un certo numero di anni (normalmente 5, ma diminuibili in funzione di eventuali titoli post-universitari o universitari ma di tenore superiore alla laurea e del canale di reclutamento) in una posizione funzionale richiedente la laurea. Cioè se hai fatto il funzionario (ovvero istruttore direttivo o specialista o esperto o quadro a seconda di come si chiama nell'ente) per 5 anni puoi partecipare ai concorsi per la dirigenza.
A mio avviso l'esperienza può essere anche spezzata tra più amministrazioni e/o con contratti a tempo determinato. I punti 1, 2 e 3 da te citati sono dunque a mio avviso illegittimi, mentre il punto 5 è proprio campato in aria, poiché per dipendenti apicali del comparto non si intende dirigenti bensì personale del livello più elevato di classificazione.



RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 20-01-2020 16:43

Grazie dott. Amedeo della risposta, ma, forse, non mi sono spiegato bene.
Io sto parlando di una persona con ZERO anzianità nella PA (quindi zero anni da istruttore, zero anni da funzionario, ....) che viene assunta a tempo determinato ai sensi dell’art. 110, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000 come dirigente.
Terminata la durata del contratto questa persona è disoccupata.
Può rimanere nella PA?
Può dopo 2 anni di incarico partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato?


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 20-01-2020 18:00

Se ha cumulato 5 anni di dirigente facendo lo spezzatino ex art. 110, a mio avviso a maggior ragione può partecipare ai concorsi per dirigente, poiché se è sufficiente l'anzianità in categoria apicale del comparto(*) figuriamoci se non va bene quella di dirigente.
Il problema è un altro: potrebbe esserci una qualche norma che esclude gli incarichi intuitu personæ dal computo dell'anzianità, ragion per cui, se l'incarico è stato ottenuto mediante procedura a evidenza pubblica, allora vale; diversamente, potrebbe non valere, ma di questo non sono sicuro perché mi è capitato di vedere in qualche bando esclusi gli incarichi di questo genere (sostanzialmente quelli legati ai mandati politici), ma non ho i riferimenti normativi e francamente non mi sono mai attivato per cercarli in quanto la cosa non mi riguardava. Mi riservo di fare una verifica e ti farò sapere!
Comunque perché non fare qualche concorso per funzionario?

________
* cui nella maggior parte degli enti corrisponde la qualifica di istruttore direttivo o funzionario.


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 20-01-2020 18:13

Comunque i commi 1 e 2 dell'art. 110 dicono che i requisiti devono essere gli stessi per l'accesso dall'esterno, dunque non dovrebbe essere possibile conferire incarichi dirigenziali ad interim a gente che non abbia anzianità di servizio. Incarichi di dipendenti apicali in posizione di sovraordinazione nei comuni sprovvisti di dirigenza, invece, sì, perché per quelli è sufficiente la laurea (e, anche se molti enti la richiedono, non è necessaria la laurea magistrale; cfr. circolari DFP 6350/2000, 3/2005 e 4/2005, nota MURST prot. 4793/SG del 14/12/2000 e parere UPPA prot. 27780/2008, n. 42/2008).


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 20-01-2020 18:44

mosca_amedeo_francesco ha Scritto:

Comunque i commi 1 e 2 dell'art. 110 dicono che i requisiti devono essere gli stessi per l'accesso dall'esterno, dunque non dovrebbe essere possibile conferire incarichi dirigenziali ad interim a gente che non abbia anzianità di servizio. Incarichi di dipendenti apicali in posizione di sovraordinazione nei comuni sprovvisti di dirigenza, invece, sì, perché per quelli è sufficiente la laurea (e, anche se molti enti la richiedono, non è necessaria la laurea magistrale; cfr. circolari DFP 6350/2000, 3/2005 e 4/2005, nota MURST prot. 4793/SG del 14/12/2000 e parere UPPA prot. 27780/2008, n. 42/2008).

Perdonami, ma i bandi per incarichi a contratto ad evidenza pubblica per dirigente art. 110 comma 1 Tuel richiedono il seguente requisito:
aver conseguito una particolare e comprovata qualificazione professionale, derivante da:
a. aver svolto, in termini funzionali all’ambito dei lavori pubblici, funzioni dirigenziali per almeno un quinquennio in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private;


E' questo il punto! La comprovata qualificazione professionale, in questo caso, è ammessa anche in realtà NON pubbliche, quindi non necessariamente nella PA.
Quindi uno potrebbe accedere a questo incarico, ma poi... va a casa.
E' impensabile cumulare 5 anni di servizio con incarichi di questo tipo. Vorrebbe dire riceverne 2 o 3.... per poi acquisire semplicemente il diritto a partecipare al concorso per l'indeterminato?
RE:   Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 20-01-2020 19:02

Quello che dicono i bandi non ha molta importanza; bisogna vedere cosa dice la legge.
I bandi potrebbero essere illegittimi; ecco perché esiste il giudice amministrativo.
Ho dato una scorsa al d.lgs. 165/2001 (TUPI) e in particolare a un testo coordinato con modifiche intercorse dal 2017 in avanti, confrontandolo con il TUEL (d.lgs. 267/2000) così come modificato dalla legge 388/2000 e dalla legge 114/2014. Quest'ultimo parla di «comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell'incarico», che effettivamente è un'espressione ambigua che, come tale, lascia spazio alla previsione di cui mi parli all'interno dei bandi. Tuttavia, siccome il TUEL rimanda ai requisiti generali previsti dal TUPI, onestamente la richiesta non mi sembra giustificata. Ovviamente, se i controinteressati non propongono ricorso al Tar impugnando la norma essa, dal momento che il bando agisce come lex specialis del procedimento, verrà applicata a meno che l'ente che indice la selezione non la rettifichi avvalendosi del potere di autotutela.

Comunque mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i colleghi.


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 20-01-2020 19:57

Ti ringrazio molto per le informazioni, senz'altro utili.
Tuttavia, mi piacerebbe ricevere una risposta alla mia domanda:
un dirigente con incarico a termine, che inizia con ZERO anzianità nella PA (ma comprovata esperienza pluriennale, ecc..), dovrà necessariamente accumulare 5 anni di anzianità di servizio per poter accedere ad un concorso da dirigente a tempo indeterminato?


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 21-01-2020 08:55

Come ti ho già detto, Mario, secondo me una persona che non ha mai prestato servizio nella P.A. non potrebbe avere un incarico dirigenziale neanche a tempo determinato, poiché difetta dei titoli che consentono l'accesso ai concorsi per ottenere la qualifica dirigenziale. L'interpretazione che io do del dispositivo di cui alla legge speciale (TUEL) è che non si possa prescindere dai titoli previsti dalla norma generale (TUPI) e in aggiunta ad essi bisogna possedere una comprovata esperienza.
Tuttavia, come pure avevo specificato, l'art. 110 non consente solo di assegnare incarichi di dirigenza a tempo determinato, ma anche di responsabili di servizi o uffici e di incarichi di alta specializzazione privi di qualifica dirigenziale. I responsabili dei servizi e degli uffici, cui compete la direzione degli stessi, possono essere anche dipendenti di categoria D (è la norma negli enti sprovvisti di dirigenza) e, addirittura, di categoria inferiore in quei comuni che sono sprovvisti di dipendenti di categoria D(*).


_______
* art. 17, c. 3, e art. 17, c. 4., CCNL Funzioni locali 21/05/2018; cfr. art. 11, c. 3, CCNL Regioni - enti locali 31/03/1999.


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 21-01-2020 11:00

Buongiorno dottore.
Grazie per la risposta. Comprendo la Tua posizione, ma osservo che molti enti locali usano questa formula e, ritenerli tutti bandi illegittimi... mi par strano...
Stiamo comunque parlando di bandi approvati da Direttore Generale e Segretario di Comuni sopra i 100'000 abitanti...
In ogni caso, la Legge, certamente, è sopra a tutto. Concordo pienamente.

Ad esempio, un altro bando che ho trovato, riporta:
Requisiti soggettivi per partecipare alla selezione:
Ai sensi dell’art. 27 del vigente Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, possono partecipare
alla selezione:
1. I dipendenti delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea specialistica o di laurea conseguita secondo
l’ordinamento antecedente la riforma di cui al D.M. n. 509/1999, che abbiano compiuto almeno cinque
anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso di laurea;
2. i dipendenti del Comune di Vicenza con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che abbiano maturato
almeno cinque anni di servizio in categoria giuridica D e che siano in possesso di laurea specialistica o di
laurea conseguita secondo l’ordinamento antecedente la riforma di cui al D.M. n. 509/99;
3. le persone, anche al di fuori di un pregresso servizio nella Pubblica Amministrazione, di comprovata
qualificazione professionale, desumibile dal curriculum, in possesso di laurea specialistica o di laurea
conseguita secondo l’ordinamento antecedente la riforma di cui al D.M. n. 509/99, che abbiano,
comunque, svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero in aziende pubbliche o private
maturando, per almeno un quinquennio, concrete esperienze di lavoro di rilevanza pari o almeno di livello
immediatamente inferiore di quelle previste per il posto dirigenziale da ricoprire;

4. le persone che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica
desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche, da comprovato
esercizio professionale, per almeno cinque anni, correlato al titolo di studio richiesto con relativa
iscrizione all’albo, ove necessaria, ovvero che provengano dai settori della ricerca e della docenza
universitaria


Che ne pensi?
Grazie


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 26-01-2020 19:38

Un dirigente assunto a tempo determinato ex articolo 110 TUEL non può in alcun modo essere stabilizzato come dirigente. Può sicuramente utilizzare la esperienza così maturata per acquisire punteggio e/o i titoli per partecipare ad un concorso pubblico. Non può essere destinatario, a differenza dei dipendenti a tempo indeterminato dello stesso ente, neppure di una riserva di posti. Ovviamente questa esperienza può essere utilizzata anche, sulla base delle previsioni dei bandi, per concorsi per assunzioni a tempo indeterminato come dipendente
Arturo Bianco


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 27-01-2020 15:00

bianco_arturo ha Scritto:

Un dirigente assunto a tempo determinato ex articolo 110 TUEL non può in alcun modo essere stabilizzato come dirigente. Può sicuramente utilizzare la esperienza così maturata per acquisire punteggio e/o i titoli per partecipare ad un concorso pubblico. Non può essere destinatario, a differenza dei dipendenti a tempo indeterminato dello stesso ente, neppure di una riserva di posti. Ovviamente questa esperienza può essere utilizzata anche, sulla base delle previsioni dei bandi, per concorsi per assunzioni a tempo indeterminato come dipendente
Arturo Bianco

Grazie Arturo.
Ma per poter partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato, deve necessariamente aver maturato almeno 5 anni di lavoro nella PA?
Non è un controsenso che un dirigente assunto a tempo determinato ex articolo 110 TUEL non possa partecipare ad un concorso, magari presso l'ente per cui lavora, per dirigente a tempo indeterminato solo perché non ha i 5 anni di anzianità nella PA, mentre i funzionari, magari da lui coordinati, possono ovviamente partecipare?

art.7, comma 1 del D.P.R. 70/2013:
1. Al concorso per titoli ed esami di cui all'articolo 28, comma 1,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono essere ammessi
i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di
laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio o, se in
possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione
conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il
Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, almeno
tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del dottorato di ricerca o del
diploma di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni statali
reclutati a seguito di corso-concorso, il periodo di servizio e'
ridotto a quattro anni. Sono, altresi', ammessi i soggetti in
possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche
non ricomprese nel campo di applicazione dell'articolo 1, comma 2,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, muniti del diploma di
laurea, che hanno svolto per almeno due anni le funzioni
dirigenziali.
Sono, inoltre, ammessi coloro che hanno ricoperto
incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per
un periodo non inferiore a cinque anni, purche' muniti di diploma di
laurea. Sono altresi' ammessi i cittadini italiani, forniti di idoneo
titolo di studio universitario, che hanno maturato, con servizio
continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi
internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali
per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di
laurea.


Mentre persone che hanno svolto per almeno due anni le funzioni
dirigenziali presso altri enti pubblici non ricompresi nella PA, possono partecipare ad un concorso a tempo indeterminato nella PA?
Cioè un dirigente a tempo determinato della PA non può partecipare ad un concorso a tempo indeterminato nella PA finché non matura 5 anni di servizio nella PA, mentre per dipendenti di enti pubblici esterni alla PA, che hanno svolto funzioni dirigenziali (magari senza contratto da dirigente) bastano 2 anni?
RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 27-01-2020 20:00

Caro Mario,

nonostante ci siano ben tre circolari del Dipartimento della funzione pubblica, una nota MURST e un parere UPPA che dicono che la «laurea» del nuovo ordinamento è una sola e non è né breve né lunga né triennale ma si chiama semplicemente «laurea» e si consegue al termine di corsi di durata normale (e non legale, che significa un'altra cosa) di tre anni, e che la laurea magistrale, salvo che sia a ciclo unico, si consegue di norma in due anni dopo la laurea e non in cinque anni, moltissimi enti continuano a proporre bandi che per l'accesso alla categoria D richiedono la laurea magistrale o addirittura «quinquennale».
Addirittura la commissione Ripam del Formez PA ha pubblicato l'anno scorso due bandi per categoria D / area terza molto ravvicinati, uno per una lunga serie di enti (locali e non) e uno solo per tre comuni, per profili simili: in quello a cui aderiva tutta la serie di enti (il famoso concorsone della Campania, per intenderci) richiedeva la laurea c.d. triennale, mentre in quello dei tre comuni richiedeva la laurea magistrale.
In una precedente circostanza un ente pubblico non economico di rilievo centrale aveva richiesto nel bando la «laurea di classe 18 o L-19» e un analfabeta funzionale, che evidentemente non sapeva che una laurea di classe 18 o L-19 potesse essere per definizione solo triennale (le vecchie lauree specialistiche e quelle delle attuali lauree magistrali seguono classificazioni a parte), aveva formulato attraverso apposito canale di contatto un quesito per chiedere se fosse sufficiente la laurea triennale oppure fosse necessario possedere anche quella specialsitica o magistrale (e, come detto, non esistono lauree magistrali di classe 18 o L-19). Tale domanda era finita nelle frequently asked questions e la risposta era che ai sensi della legge 341/1990 si può chiamare laurea solo quella conseguita all'esito di un corso della durata legale non inferiore a 4 anni, altrimenti si chiama diploma universitario e chi lo chiama laurea commette un falso: la lettura di questa cosa mi fece saltare dalla sedia e così mandai una mail in cui mi dichiaravo assai stupito del fatto che gli uffici non fossero a conoscenza di una riforma epocale emanata con decreto MURST 509/1999 (poi corretto dal decreto MIUR 270/2004) in attuazione dell'art. 15, c. 95, della legge 127/1997 e del c.d. processo di Bologna (all'epoca non c'era comunque ancora stata l'equiparazione dei vecchi diplomi universitari e dei vecchi diplomi delle scuole universitarie dirette a fini speciali alle attuali lauree c.d. triennali), il tutto malgrado citassero una classe, concetto introdotto proprio dal decreto MURST 509/1999 e che con il previgente ordinamento neanche esisteva. Con una nonchalance incredibile mi fu replicato che le norme da me citate, da loro comunque non conosciute (!!!!), non abrogavano le precedenti disposizioni (???????): la cosa mi lasciò di stucco, perché veramente non potevo credere che a distanza di tutti quegli anni qualcuno ancora non si era accorto della riforma universitaria; così, ancora in preda allo sbigottimento, rischiai di perdere i sensi quando dovetti prendere atto della sesquipedale ignoranza dell'anonimo individuo (secondo me dipendente o collaboratore di un qualche soggetto privato appaltatore, comunque, e non dell'amministrazione) che aveva dato séguito alla mia accorata manifestazione di stupore. Superato lo sbalordimento, notavo che il messaggio anonimo si concludeva con un consiglio: «se lei ritiene di essere nel giusto presenti comunque domanda». E dunque feci presentare istanza alla persona cui stavo dando una mano, dichiarando il titolo esattamente come compariva sulla pergamena, cioè «Laurea in Scienze dell'educazione, classe delle lauree L-19 (Scienze dell'educazione e della formazione)», che poi era esattamente quello che loro chiedevano nel bando. Questa persona fu regolarmente ammessa a sostenere il concorso, senza riserva alcuna (se non quella, implicita, di riscontro di veridicità delle autocertificazioni).

Potrei raccontarti di altre decine e decine di casi come quello di cui sopra, quali esempi del fatto che la diffusione di un comportamento non implica la sua leceità.

Per esperienza ti dico anche che le dimensioni dell'ente e la correttezza dei bandi sono due variabili indipendenti.
Comunque ti dico che i bandi vanno attentamente letti ed esaminati nella loro interezza, compreso il preambolo, nel quale le amministrazioni sono solite elencare i riferimenti normativi. In caso di dubbi, molto utile è esaminare i riferimenti normativi elencati per verificare se sono stati citati in maniera conferente e, soprattutto, sono aggiornati (spesso mi è capitato di trovare riferimenti a norme obsolete in quanto superate da altre norme di pari tenore, quando non esplicitamente abrogate).

Per il resto mi sento di confermarti quanto detto da Arturo Bianco e ti consiglio, qualora tu sia interessato a entrare stabilmente nella pubblica amministrazione, e voglia farlo da laureato, di dare un'occhiata ai concorsi per la categoria D di regioni ed enti locali o per le corrispondenti aree di inquadramento giuridico degli altri comparti. Tieni presente che nei comuni sprovvisti di dirigenza l'afferenza alla categoria D implica lo svolgimento di mansioni effettive molto simili a quella della dirigenza, con un trattamento economico abbastanza interessante. Poi è chiaro che se invece vai a finire in un ente che ha un dirigente ogni dieci-venti persone la situazione sarà completamente diversa.

Comunque i principali riferimenti normativi sono i seguenti:
- art. 28 d.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii.;
- DPR 272/2004;
- DPR 70/2013 (attua l'art. 11 del D.L. 95/2012, conv. in legge 135/2012).


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 28-01-2020 15:07

Grazie dottore per la risposta.
Mi sono espresso male; concordo con Te sul fatto che i bandi possano essere errati. Anche se redatti da enti di grosse dimensioni.
Inoltre, sto certamente valutando concorsi per funzionario...
Attualmente sono assunto a tempo indeterminato presso una società a totale capitale pubblico.
Sono iscritto ad un concorso per dirigente a tempo determinato ai sensi dell’art. 110, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000 e, visti gli altri candidati ammessi, mi sto illudendo di avere qualche chance anch'io. La selezione, tuttavia, è "congelata"  da 12 mesi...
Stavo fantasticando sul mio futuro.
Se dovessi vincere questa selezione (o un'altra analoga), mi troverei nelle condizioni sopra esposte.
I passi successivi, sarebbero, continuare a studiare e tentare un concorso a tempo indeterminato. Ma servono dei requisiti per potervi accedere....


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 16-02-2020 16:53

Si lasciano da parte i dubbi (non vi sono certezze) sulla possibilità che un incarico dirigenziale a tempo determinato possa essere conferito ad un soggetto che non ha mai svolto attività lavorativa subordinata presso una PA. Il periodo prestato come 110 può essere utilizzato come un requisito per la partecipazione al concorso per dirigente, concorso che deve essere pubblico ed in cui non può essere prevista alcuna riserva per assunti a questo titolo. Per la dirigenza non vi sono disposizioni che consentano la stabilizzazione o percorsi riservati o facilitati per coloro che hanno svolto tale attività a tempo determinato.
Arturo Bianco


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 24-02-2020 10:44

bianco_arturo ha Scritto:

Si lasciano da parte i dubbi (non vi sono certezze) sulla possibilità che un incarico dirigenziale a tempo determinato possa essere conferito ad un soggetto che non ha mai svolto attività lavorativa subordinata presso una PA. Il periodo prestato come 110 può essere utilizzato come un requisito per la partecipazione al concorso per dirigente, concorso che deve essere pubblico ed in cui non può essere prevista alcuna riserva per assunti a questo titolo. Per la dirigenza non vi sono disposizioni che consentano la stabilizzazione o percorsi riservati o facilitati per coloro che hanno svolto tale attività a tempo determinato.
Arturo Bianco

Grazie Arturo.
Quindi anche con un solo anno di servizio come dirigente a tempo determinato, come art. 110, si potrebbero avere i requisiti per partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato?
Senza quindi dover maturare il requisito dei 5 anni di servizio nella PA?
RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 01-03-2020 18:30

Gli assunti ex articolo 110 TUEL non possono essere stabilizzati. Il servizio prestato a questo titolo può essere valorizzato nell'ambito dei concorsi pubblici ed essere considerato per determinare i requisiti di anzianità di incarichi dirigenziali eventualmente previsti dai bandi di concorso.


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 02-03-2020 18:23

bianco_arturo ha Scritto:

Gli assunti ex articolo 110 TUEL non possono essere stabilizzati. Il servizio prestato a questo titolo può essere valorizzato nell'ambito dei concorsi pubblici ed essere considerato per determinare i requisiti di anzianità di incarichi dirigenziali eventualmente previsti dai bandi di concorso.

Grazie Arturo.
Premesso che:
1) gli assunti ex articolo 110 TUEL non possono essere stabilizzati;
2) per poter accedere ad un concorso da dirigente a tempo indeterminato nella PA è necessaria un'esperienza di almeno cinque anni di servizio quale dipendente a tempo indeterminato, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea; oppure altri requisiti "meno comuni"...

La mia domanda rimane da due mesi sempre la stessa:
una persona, dipendente per anni di aziende a totale partecipazione pubblica e di altri enti di diritto pubblico, con ZERO anzianità nella PA, che dovesse vincere un incarico a tempo determinato come dirigente in un ente locale, ha possibilità poi di partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato?
A mio avviso, leggendo e rileggendo:
- art. 28 d.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii.;
- DPR 272/2004;
- DPR 70/2013 (attua l'art. 11 del D.L. 95/2012, conv. in legge 135/2012);
NON ha i requisiti per partecipare al suddetto concorso...
RE:   Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 03-03-2020 07:56

brusaporco_mario ha Scritto:

una persona, dipendente per anni di aziende a totale partecipazione pubblica e di altri enti di diritto pubblico, con ZERO anzianità nella PA, che dovesse vincere un incarico a tempo determinato come dirigente in un ente locale, ha possibilità poi di partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato?
A mio avviso, leggendo e rileggendo:
- art. 28 d.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii.;
- DPR 272/2004;
- DPR 70/2013 (attua l'art. 11 del D.L. 95/2012, conv. in legge 135/2012);
NON ha i requisiti per partecipare al suddetto concorso...

C'è un errore logico nella domanda: hai scritto «aziende a totale partecipazione pubblica e di altri enti di diritto pubblico».
Ebbene le aziende, rectius società, a totale partecipazione pubblica NON sono enti di diritto pubblico, ma soggetti di diritto privato. Si applica il diritto privato perfino agli enti pubblici economici (che non fanno parte della pubblica amministrazione), figuriamoci alle società di capitali, anche se i soci sono tutte pubbliche amministrazioni o comunque soggetti dotati di personalità giuridica di diritto pubblico.
Ai fini del codice dei contratti pubblici questi soggetti sono qualificati come organismi di diritto pubblico, ricorrendo i presupposti previsti dal codice stesso; ciò rileva però unicamente ai fini dell'applicazione del codice. Infatti mica assumono per concorso (e neanche hanno il potere di indire concorsi, non essendo titolari di quella capacità autoritativa, di tipo pubblicistico, che caratterizza la potestà amministrativa).
RE:    Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 03-03-2020 08:32

mosca_amedeo_francesco ha Scritto:

brusaporco_mario ha Scritto:

una persona, dipendente per anni di aziende a totale partecipazione pubblica e di altri enti di diritto pubblico, con ZERO anzianità nella PA, che dovesse vincere un incarico a tempo determinato come dirigente in un ente locale, ha possibilità poi di partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato?
A mio avviso, leggendo e rileggendo:
- art. 28 d.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii.;
- DPR 272/2004;
- DPR 70/2013 (attua l'art. 11 del D.L. 95/2012, conv. in legge 135/2012);
NON ha i requisiti per partecipare al suddetto concorso...

C'è un errore logico nella domanda: hai scritto «aziende a totale partecipazione pubblica e di altri enti di diritto pubblico».
Ebbene le aziende, rectius società, a totale partecipazione pubblica NON sono enti di diritto pubblico, ma soggetti di diritto privato. Si applica il diritto privato perfino agli enti pubblici economici (che non fanno parte della pubblica amministrazione), figuriamoci alle società di capitali, anche se i soci sono tutte pubbliche amministrazioni o comunque soggetti dotati di personalità giuridica di diritto pubblico.
Ai fini del codice dei contratti pubblici questi soggetti sono qualificati come organismi di diritto pubblico, ricorrendo i presupposti previsti dal codice stesso; ciò rileva però unicamente ai fini dell'applicazione del codice. Infatti mica assumono per concorso (e neanche hanno il potere di indire concorsi, non essendo titolari di quella capacità autoritativa, di tipo pubblicistico, che caratterizza la potestà amministrativa).


volevo dire che ho lavorato sia in aziende a totale partecipazione pubblica, sia in enti di diritto pubblico.... era per contestualizzare, ma non c'entra con la domanda.
In ogni caso, le premesse sono: zero anzianità nella PA.
La domanda è sempre la stessa da due mesi:
la possibilità di partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato per una persona, con laurea specialistica, che iniziasse a svolgere l'incarico, mediante procedura ad evidenza pubblica, di dirigente art. 110 comma 1 Tuel, quindi con una ridottissima anzianità nella PA.
RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 11-03-2020 18:08

Buonasera.
Quindi mi confermate che se un "esterno alla PA" riceve un incarico art. 110 comma 1 del TUEL, non può partecipare ai concorsi per dirigente a tempo indeterminato perché manca dell'anzianità di servizio necessaria?


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 13-03-2020 19:33

Gli incarichi dirigenziali ad interim vanno conferiti a soggetti che sono già dirigenti dell'ente, anche se a tempo determinato ex articolo 110 TUEL.
Sulla possibilità di conferire incarichi dirigenziali a tempo determinato a soggetti che non hanno svolto in precedenza attività nelle PA vi sono letture differenziate.
Per gli incarichi di posizione organizzativa anche negli enti sprovvisti di dirigente il requisito della laurea specialistica o magistrale o del vecchio ordinamento dipende dalle scelte compiute dall'ente nella definizione dei profili professionali.
Arturo Bianco


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 16-03-2020 20:25

Scusate, ma c'è un motivo per cui in questa discussione si continua a dare risposte a domande che nessuno ha posto?
Personalmente vi ringrazio lo stesso per l'interessamento, ma magari una risposta, un suggerimento, un parere sulla domanda, anziché un continuo sollevamento di eccezioni preliminari sarebbe stato più gradito. La mia era una domanda, mi pare chiarita ed esplicitata all'estremo, non un processo penale. Le eccezioni, sono appunto eccezioni. Non era mia intenzione arrivare a sentenza, ma solamente avere un qualche suggerimento sulla questione.


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 17-03-2020 10:49

brusaporco_mario ha Scritto:

Scusate, ma c'è un motivo per cui in questa discussione si continua a dare risposte a domande che nessuno ha posto?
Personalmente vi ringrazio lo stesso per l'interessamento, ma magari una risposta, un suggerimento, un parere sulla domanda, anziché un continuo sollevamento di eccezioni preliminari sarebbe stato più gradito. La mia era una domanda, mi pare chiarita ed esplicitata all'estremo, non un processo penale. Le eccezioni, sono appunto eccezioni. Non era mia intenzione arrivare a sentenza, ma solamente avere un qualche suggerimento sulla questione.

Scusami se non sono stato chiaro. Come mi pare ti abbia detto anche Arturo Bianco, certamente gli incarichi di dirigente a tempo determinato non generano alcun diritto in ordine ad assunzioni future e a normativa vigente non possono dare luogo a stabilizzazione. Tuttavia, si tratta pur sempre di servizio prestato nella pubblica amministrazione e in quanto tale rilevante ai fini di concorsi pubblici in cui tale servizio sia richiesto (accesso alla dirigenza di ruolo) o valutato (in base a singoli bandi).
Il servizio prestato in enti pubblici economici e società partecipate anche interamente da pubbliche amministrazioni non è servizio prestato presso pubbliche amministrazioni. Tuttavia potrebbe essere considerato anch'esso tra i titoli valutabili, e addirittura assimilato al servizio alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, sempre in base a quanto previsto dai singoli bandi. Certamente non può, a mio avviso, essere computato negli anni di servizio richiesti in qualifiche funzionali alle dipendenze di pubbliche amministrazioni al momento dell'accesso alle quali era richiesta alla laurea che vengono richiesti per la partecipazione ai concorsi per l'accesso alla qualità di dirigente.

Tanto premesso, l'incarico più simile a quello di dirigente è quello di dipendente apicale in un'amministrazione sprovvista di dirigenza. Attualmente che io sappia ‒ ma su questo Arturo è certamente più ferrato di me poiché a quanto ho capìto si occupa specificamente di enti locali, mentre io lavoro in una regione (che fa parte dello stesso comparto in termini di contrattazione collettiva, ma non è un ente locale) e ho lavorato in una università ‒ tali enti sono solamente i comuni dalla terza classe in giù e forse qualche residuo IPAB (ammesso che ne esistano ancora).
RE:   Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 21-03-2020 10:03

mosca_amedeo_francesco ha Scritto:

brusaporco_mario ha Scritto:

Scusate, ma c'è un motivo per cui in questa discussione si continua a dare risposte a domande che nessuno ha posto?
Personalmente vi ringrazio lo stesso per l'interessamento, ma magari una risposta, un suggerimento, un parere sulla domanda, anziché un continuo sollevamento di eccezioni preliminari sarebbe stato più gradito. La mia era una domanda, mi pare chiarita ed esplicitata all'estremo, non un processo penale. Le eccezioni, sono appunto eccezioni. Non era mia intenzione arrivare a sentenza, ma solamente avere un qualche suggerimento sulla questione.

Scusami se non sono stato chiaro. Come mi pare ti abbia detto anche Arturo Bianco, certamente gli incarichi di dirigente a tempo determinato non generano alcun diritto in ordine ad assunzioni future e a normativa vigente non possono dare luogo a stabilizzazione. Tuttavia, si tratta pur sempre di servizio prestato nella pubblica amministrazione e in quanto tale rilevante ai fini di concorsi pubblici in cui tale servizio sia richiesto (accesso alla dirigenza di ruolo) o valutato (in base a singoli bandi).
Il servizio prestato in enti pubblici economici e società partecipate anche interamente da pubbliche amministrazioni non è servizio prestato presso pubbliche amministrazioni. Tuttavia potrebbe essere considerato anch'esso tra i titoli valutabili, e addirittura assimilato al servizio alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, sempre in base a quanto previsto dai singoli bandi. Certamente non può, a mio avviso, essere computato negli anni di servizio richiesti in qualifiche funzionali alle dipendenze di pubbliche amministrazioni al momento dell'accesso alle quali era richiesta alla laurea che vengono richiesti per la partecipazione ai concorsi per l'accesso alla qualità di dirigente.

Tanto premesso, l'incarico più simile a quello di dirigente è quello di dipendente apicale in un'amministrazione sprovvista di dirigenza. Attualmente che io sappia ‒ ma su questo Arturo è certamente più ferrato di me poiché a quanto ho capìto si occupa specificamente di enti locali, mentre io lavoro in una regione (che fa parte dello stesso comparto in termini di contrattazione collettiva, ma non è un ente locale) e ho lavorato in una università ‒ tali enti sono solamente i comuni dalla terza classe in giù e forse qualche residuo IPAB (ammesso che ne esistano ancora).


Ok,grazie.
Il mio caso riguarda un comune della prima classe o un ente città metropolitana...
Quindi, a meno di titoli superiori alla laurea magistrale/specialistica, per partecipare ad un concorso da dirigente a tempo indeterminato non si può prescindere dai 5 anni di servizio maturati nella PA?
E nemmeno due/tre anni da dirigente a tempo determinato nella medesima PA possono, da soli, ovviare al sopracitato requisito?
RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 22-03-2020 18:50

Sulla necessità che i partecipanti ad una selezione ex articolo 110 o ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato, oltre al possesso del titolo di studio della laurea magistrale o specialistica debbano essere in possesso di una anzianità come dirigenti o come dipendenti negli enti locali di categoria D o come posizioni organizzative vi sono opinioni differenziate nella giurisprudenza.
Arturo Bianco


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 23-03-2020 10:55

bianco_arturo ha Scritto:

Sulla necessità che i partecipanti ad una selezione ex articolo 110 o ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato, oltre al possesso del titolo di studio della laurea magistrale o specialistica debbano essere in possesso di una anzianità come dirigenti o come dipendenti negli enti locali di categoria D o come posizioni organizzative vi sono opinioni differenziate nella giurisprudenza.
Arturo Bianco


Grazie mille Arturo, ma la domanda è appunto sempre e solo questa:
un dirigente a tempo determinato ex art. 110, può partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato se non ha l'anzianità di 5 anni di servizio nella PA?

Saresti così gentile da darmi dei riferimenti di queste opinioni giurisprudenziali di cui parli?

Dalla lettura dell'Art. 7 del DPR 70/2013 sembra siano necessari i 5 anni di servizio nella PA.
Per favore, non iniziamo ora a parlare del dottorato di ricerca o del corso-concorso...

                    Art. 7 - Reclutamento dei dirigenti

  1. Al concorso per titoli ed esami di cui all'articolo 28, comma 1,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono essere ammessi
i dipendenti di ruolo  delle  pubbliche  amministrazioni,  muniti  di
laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio o, se  in
possesso del dottorato di ricerca o del diploma  di  specializzazione
conseguito presso  le  scuole  di  specializzazione  individuate  con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il
Ministro dell'istruzione, dell'universita' e  della  ricerca,  almeno
tre anni di servizio, svolti in posizioni  funzionali  per  l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del dottorato di  ricerca  o  del
diploma di laurea. Per i  dipendenti  delle  amministrazioni  statali
reclutati a seguito di corso-concorso,  il  periodo  di  servizio  e'
ridotto a  quattro  anni.  Sono,  altresi',  ammessi  i  soggetti  in
possesso della qualifica di dirigente in enti e  strutture  pubbliche
non ricomprese nel campo di applicazione dell'articolo  1,  comma  2,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, muniti del diploma  di
laurea,  che  hanno  svolto  per  almeno   due   anni   le   funzioni
dirigenziali. Sono,  inoltre,  ammessi  coloro  che  hanno  ricoperto
incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche  per
un periodo non inferiore a cinque anni, purche' muniti di diploma  di
laurea. Sono altresi' ammessi i cittadini italiani, forniti di idoneo
titolo di studio universitario,  che  hanno  maturato,  con  servizio
continuativo  per  almeno  quattro  anni  presso  enti  od  organismi
internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali
per l'accesso alle quali e' richiesto  il  possesso  del  diploma  di
laurea.
  2. Al corso-concorso selettivo di formazione  di  cui  all'articolo
28, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.  165,  possono
essere ammessi, con le modalita' stabilite nel regolamento di cui  al
comma 5 del  medesimo  articolo  28,  i  soggetti  muniti  di  laurea
specialistica o magistrale oppure del diploma  di  laurea  conseguito
secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto  ministeriale
3 novembre 1999, n. 509, nonche' di dottorato di ricerca,  o  diploma
di specializzazione, conseguito presso le scuole di  specializzazione
individuale con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di
concerto con il Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e  della
ricerca, o master di secondo livello  conseguito  presso  universita'
italiane o straniere dopo la  laurea  magistrale.  Al  corso-concorso
possono  essere  ammessi,  altresi',  i  dipendenti  di  ruolo  delle
pubbliche  amministrazioni,  muniti   di   laurea   specialistica   o
magistrale, che abbiano compiuto  almeno  cinque  anni  di  servizio,
svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali e'  richiesto
il possesso della laurea.
  3. Il corso-concorso ha la durata di dodici mesi comprensivi di  un
periodo di  applicazione  presso  amministrazioni  pubbliche,  uffici
amministrativi di uno Stato dell'Unione europea  o  di  un  organismo
comunitario  o  internazionale,  secondo  modalita'  determinate  dal
decreto di cui all'articolo 28, comma 5, del decreto  legislativo  n.
165 del 2001, nell'ambito degli ordinari  stanziamenti  di  bilancio.
Durante la partecipazione al corso e nel periodo di  applicazione  e'
corrisposta una borsa di  studio  a  carico  della  Scuola  nazionale
dell'amministrazione.
  4. La percentuale sui posti di dirigente disponibili  riservata  al
corso-concorso di cui  al  comma  2  non  puo'  essere  inferiore  al
cinquanta per cento.
  5. Al decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004, n.
272, sono apportate le seguenti modificazioni:
    a) l'articolo 2 e' abrogato;
    b) all'articolo 3 sono apportate le seguenti modificazioni:
      1) la rubrica e' sostituita dalla seguente: «Concorso  pubblico
per titoli ed esami»;
      2) il comma 1 e' sostituito dal seguente:  «1.  L'accesso  alla
qualifica  di  dirigente  nelle  amministrazioni  ed  enti   di   cui
all'articolo 1, comma 1, avviene per concorso pubblico per titoli  ed
esami,  indetto  dalle  singole  amministrazioni,  nella  percentuale
massima del cinquanta per cento dei posti da ricoprire.»;
      3) dopo il comma 2 e' aggiunto il seguente: «2-bis. Con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri  sono  stabiliti  i  titoli
valutabili nell'ambito del concorso di cui al comma 1  ed  il  valore
massimo assegnabile ad ognuno di  essi  nell'ambito  della  procedura
concorsuale. Il valore complessivo dei titoli non  puo'  superare  il
quaranta per cento della votazione finale del candidato.»;
    c) all'articolo 5, comma 1, le parole: «Il concorso pubblico  per
esami» sono sostituite dalle  seguenti:  «Il  concorso  pubblico  per
titoli ed esami»;
    d) all'articolo 5, comma 5, dopo le parole:  «prova  orale»  sono
aggiunte le seguenti: «, nonche' il  punteggio  conseguito  all'esito
della valutazione dei titoli»;
    e) all'articolo  6,  comma  1,  dopo  le  parole:  «dalla  Scuola
superiore della pubblica amministrazione» sono inserite le  seguenti:
«su delibera conforme del Comitato per il coordinamento delle  scuole
pubbliche di formazione»;
    f) all'articolo  6,  comma  2,  dopo  le  parole:  «dalla  Scuola
superiore della pubblica amministrazione» sono inserite le  seguenti:
«su delibera conforme del Comitato per il coordinamento delle  scuole
pubbliche di formazione»;
    g)  l'articolo  7   e'   sostituito   dal   seguente:   «Art.   7
(Corso-concorso selettivo di formazione dirigenziale). - 1. L'accesso
alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni di cui all'articolo
1, comma 1, per una percentuale non inferiore al cinquanta per  cento
dei posti da  ricoprire,  avviene  per  corso-concorso  selettivo  di
formazione bandito dalla Scuola nazionale dell'amministrazione.»;
    h)  l'articolo  10  e'  sostituito   dal   seguente:   «Art.   10
(Graduatoria del concorso). -  1.  Al  corso-concorso  di  formazione
dirigenziale  sono  ammessi  i  candidati  utilmente  inseriti  nella
graduatoria del concorso di ammissione entro il limite del numero dei
posti disponibili di cui all'articolo  7,  comma  1,  maggiorato  del
venti per cento.
  2.  La  graduatoria  di  merito  del  concorso  di  ammissione   al
corso-concorso e' predisposta dalla commissione esaminatrice in  base
al punteggio finale conseguito da ciascun candidato, costituito dalla
somma dei voti di ciascuna delle prove scritte e dal voto della prova
orale.  A  parita'  di  merito  trovano   applicazione   le   vigenti
disposizioni in materia di titoli di preferenza.  La  graduatoria  di
merito e' approvata con decreto del Presidente della Scuola nazionale
dell'amministrazione ed e' pubblicata sul sito internet della  stessa
Scuola.  Della  pubblicazione  viene  dato  avviso   nella   Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.»;
    i)  l'articolo  11  e'  sostituito   dal   seguente:   «Art.   11
(Commissioni esaminatrici). -  1.  Le  commissioni  esaminatrici  del
concorso per l'ammissione al corso-concorso e degli esami di cui agli
articoli 13 e 14,  sono  nominate  con  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri.»;
    l) l'articolo 12 e' sostituito dal seguente: «Art. 12  (Modalita'
di svolgimento dei corsi). - 1.  Con  decreto  del  Presidente  della
Scuola nazionale dell'amministrazione, d'intesa con il  Comitato  per
il coordinamento delle scuole pubbliche di formazione sono  stabilite
le modalita' di svolgimento della fase  di  formazione  generale  del
corso-concorso della durata di otto mesi, della valutazione continua,
dell'esame  conclusivo  della  fase  di  formazione  specialistica  e
dell'esame finale.»;
    m)  l'articolo  13  e'  sostituito   dal   seguente:   «Art.   13
(Valutazione continua ed esame conclusivo della  fase  di  formazione
generale). - 1. Gli allievi che conseguono nella valutazione continua
una media delle votazioni pari almeno a  ottanta  su  cento  accedono
all'esame conclusivo della  fase  di  formazione  generale.  Superano
l'esame gli allievi che si collocano in graduatoria  nel  limite  dei
posti di dirigente in concorso.»;
    n) l'articolo 14 e' sostituito dal seguente: «Art. 14 (Formazione
specialistica).  -  1.  Gli  allievi  che  superano  l'esame  di  cui
all'articolo   13   vengono   assegnati   alle   amministrazioni   di
destinazione, scelte sulla base  delle  preferenze  espresse  secondo
l'ordine della graduatoria di merito,  per  svolgere  un  periodo  di
formazione  specialistica  di  quattro  mesi.  Il  Comitato  per   il
coordinamento  delle  scuole   pubbliche   di   formazione   provvede
all'organizzazione del periodo di formazione specialistica tramite le
Scuole di riferimento per singolo Ministero o, in  mancanza,  tramite
la Scuola nazionale dell'amministrazione.
  2. A  conclusione  del  periodo  di  formazione  specialistica  gli
allievi sostengono un  esame  finale.  Superano  l'esame  finale  gli
allievi che conseguono una votazione di almeno ottanta su cento.»;
    o)  l'articolo  15  e'  sostituito   dal   seguente:   «Art.   15
(Graduatoria finale del corso-concorso).  -  1.  Le  graduatorie  dei
vincitori sono approvate con decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri che viene pubblicato  sui  siti  internet  delle  scuole  di
formazione di cui all'articolo 14, comma 1, e  della  Presidenza  del
Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica.  Della
pubblicazione  viene  dato  avviso  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
  2. La Presidenza del Consiglio dei Ministri  -  Dipartimento  della
funzione  pubblica  provvede  all'assegnazione  dei  vincitori   alle
amministrazioni di destinazione.»;
    p)  l'articolo  16  e'  sostituito   dal   seguente:   «Art.   16
(Trattamento  economico  degli  allievi).  -  1.  Agli  allievi   del
corso-concorso selettivo non dipendenti pubblici la Scuola  nazionale
dell'amministrazione corrisponde una borsa  di  studio  stabilita  in
millecinquecento  euro  mensili  al  netto  degli  oneri  fiscali   e
previdenziali, rivalutata secondo l'indice  ISTAT-FOI  ad  inizio  di
ciascun corso. L'importo della  borsa  di  studio  corrisposto  dalla
Scuola    nazionale     dell'amministrazione     sara'     rimborsato
dall'amministrazione di destinazione finale.
  2. Agli allievi del corso-concorso selettivo dipendenti pubblici e'
corrisposto,  a  cura  dell'amministrazione   di   appartenenza,   il
trattamento  economico  in  godimento,  senza  alcun  trattamento  di
missione. L'importo corrisposto sara' rimborsato dall'amministrazione
di  destinazione  del  dipendente  all'amministrazione  che   lo   ha
anticipato. Qualora  il  trattamento  economico  del  dipendente  sia
inferiore  a  millecinquecento  euro  mensili,  la  Scuola  nazionale
dell'amministrazione corrisponde un'integrazione.
  3. Gli allievi del  corso-concorso  selettivo  dipendenti  pubblici
sono   collocati    a    disposizione    della    Scuola    nazionale
dell'amministrazione  con  il   riconoscimento   dell'anzianita'   di
servizio a tutti gli effetti di legge.»;
    q) le parole: «Scuola Superiore della Pubblica  Amministrazione»,
ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti: «Scuola  Nazionale
dell'Amministrazione».

          Note all'art. 7:
              - Si riporta il testo dell'art. 28 del  citato  decreto
          legislativo n. 165 del 2001, come modificato  dal  presente
          regolamento:
              «Art. 28 (Accesso alla  qualifica  di  dirigente  della
          seconda fascia). - 1. L'accesso alla qualifica di dirigente
          nelle  amministrazioni  statali,   anche   ad   ordinamento
          autonomo, e negli enti pubblici non economici  avviene  per
          concorso per esami indetto  dalle  singole  amministrazioni
          ovvero per corso-concorso selettivo di  formazione  bandito
          dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione.
              2. (Abrogato).
              3. (Abrogato).
              4. (Abrogato).
              5. Con regolamento emanato ai sensi dell'art. 17, comma
          1, della legge 23 agosto 1988,  n.  400,  su  proposta  del
          Ministro per la funzione pubblica  sentita,  per  la  parte
          relativa  al  corso-concorso,  la  Scuola  superiore  della
          pubblica amministrazione, sono definiti:
                a)  le  percentuali,  sul  complesso  dei  posti   di
          dirigente disponibili, riservate al concorso per esami e al
          corso-concorso;
                b)  la  percentuale  di  posti  che  possono   essere
          riservati al  personale  di  ciascuna  amministrazione  che
          indice i concorsi pubblici per esami;
                c) i criteri per la composizione e  la  nomina  delle
          commissioni esaminatrici;
                d)  le  modalita'  di  svolgimento  delle  selezioni,
          prevedendo  anche  la  valutazione  delle   esperienze   di
          servizio professionali  maturate  nonche',  nella  fase  di
          prima applicazione del concorso di  cui  al  comma  2,  una
          riserva di posti non superiore  al  30  per  cento  per  il
          personale  appartenente  da  almeno  quindici   anni   alla
          qualifica  apicale,  comunque  denominata,  della  carriera
          direttiva;
                e)  l'ammontare  delle  borse   di   studio   per   i
          partecipanti al corso-concorso.
              6.  I  vincitori  dei  concorsi  di  cui  al  comma  2,
          anteriormente   al   conferimento   del   primo    incarico
          dirigenziale, frequentano un ciclo di  attivita'  formative
          organizzato   dalla   Scuola   superiore   della   pubblica
          amministrazione  e  disciplinato  ai  sensi   del   decreto
          legislativo  30  luglio  1999,  n.  287.  Tale  ciclo  puo'
          comprendere  anche  l'applicazione  presso  amministrazioni
          italiane e  straniere,  enti  o  organismi  internazionali,
          istituti o aziende pubbliche o private. Il  medesimo  ciclo
          formativo, di durata non  superiore  a  dodici  mesi,  puo'
          svolgersi anche in collaborazione con istituti universitari
          italiani o stranieri, ovvero primarie istituzioni formative
          pubbliche o private.
              7. (Abrogato).
              7-bis. (Abrogato).».
              - Si riporta il testo dell'art. 1  del  citato  decreto
          legislativo n. 165 del 2001:
              «Art. 1 (Finalita' ed ambito di applicazione). - 1.  Le
          disposizioni    del    presente    decreto     disciplinano
          l'organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro  e  di
          impiego alle dipendenze  delle  amministrazioni  pubbliche,
          tenuto conto delle  autonomie  locali  e  di  quelle  delle
          regioni e delle province autonome, nel  rispetto  dell'art.
          97, comma primo, della Costituzione, al fine di:
                a) accrescere l'efficienza delle  amministrazioni  in
          relazione a quella dei corrispondenti uffici e servizi  dei
          Paesi dell'Unione europea,  anche  mediante  il  coordinato
          sviluppo di sistemi informativi pubblici;
                b)  razionalizzare  il  costo  del  lavoro  pubblico,
          contenendo la spesa complessiva per il personale, diretta e
          indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica;
                c) realizzare la migliore utilizzazione delle risorse
          umane  nelle  pubbliche  amministrazioni,  assicurando   la
          formazione e  lo  sviluppo  professionale  dei  dipendenti,
          applicando condizioni uniformi rispetto a quelle del lavoro
          privato, garantendo pari opportunita' alle  lavoratrici  ed
          ai lavoratori  nonche'  l'assenza  di  qualunque  forma  di
          discriminazione e di violenza morale o psichica.
              2. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte  le
          amministrazioni dello Stato, ivi compresi  gli  istituti  e
          scuole di ogni ordine e grado e le  istituzioni  educative,
          le aziende ed amministrazioni dello  Stato  ad  ordinamento
          autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni,  le  Comunita'
          montane, e loro consorzi  e  associazioni,  le  istituzioni
          universitarie, gli  Istituti  autonomi  case  popolari,  le
          Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e
          loro associazioni, tutti gli enti  pubblici  non  economici
          nazionali,  regionali  e  locali,  le  amministrazioni,  le
          aziende  e  gli  enti  del  Servizio  sanitario  nazionale,
          l'Agenzia per la rappresentanza negoziale  delle  pubbliche
          amministrazioni (ARAN) e  le  Agenzie  di  cui  al  decreto
          legislativo 30 luglio 1999, n.  300.  Fino  alla  revisione
          organica della disciplina di settore,  le  disposizioni  di
          cui al presente decreto continuano ad applicarsi  anche  al
          CONI.
              3. Le disposizioni del presente  decreto  costituiscono
          principi  fondamentali  ai  sensi   dell'art.   117   della
          Costituzione. Le Regioni a statuto ordinario  si  attengono
          ad esse tenendo conto  delle  peculiarita'  dei  rispettivi
          ordinamenti. I principi desumibili dall'art. 2 della  legge
          23 ottobre 1992, n.  421,  e  successive  modificazioni,  e
          dall'art. 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59,  e
          successive  modificazioni  ed  integrazioni,  costituiscono
          altresi', per le  Regioni  a  statuto  speciale  e  per  le
          province  autonome  di   Trento   e   di   Bolzano,   norme
          fondamentali    di    riforma    economico-sociale    della
          Repubblica.».
              - Per i riferimenti al decreto ministeriale n. 509  del
          1999, si vedano le note all'art. 4.
              - Si riporta il testo dell'art. 3  del  citato  decreto
          del Presidente della  Repubblica  n.  272  del  2004,  come
          modificato dal presente regolamento:
              «Art. 3 (Concorso pubblico per titoli ed esami).  -  1.
          L'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni
          ed enti di cui all'art. 1, comma 1,  avviene  per  concorso
          pubblico  per  titoli  ed  esami,  indetto  dalle   singole
          amministrazioni, nella percentuale  massima  del  cinquanta
          per cento dei posti da ricoprire.
              2. La percentuale dei posti da riservare  al  personale
          dipendente dell'amministrazione che indice il  concorso  e'
          pari al trenta per cento dei posti messi a concorso.
              2-bis. Con decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei
          Ministri sono stabiliti i titoli valutabili nell'ambito del
          concorso di cui al comma 1 ed il valore massimo assegnabile
          ad ognuno di essi nell'ambito della procedura  concorsuale.
          Il valore complessivo  dei  titoli  non  puo'  superare  il
          quaranta per cento della votazione finale del candidato.».
              - Si riporta il testo dell'art. 5  del  citato  decreto
          del Presidente della  Repubblica  n.  272  del  2004,  come
          modificato dal presente regolamento:
              «Art 5 (Modalita' di svolgimento delle selezioni). - 1.
          Il concorso pubblico per titoli  ed  esami  consiste  nello
          svolgimento di due prove scritte e di una prova orale.  Nel
          caso di  concorsi  per  l'accesso  alla  dirigenza  tecnica
          l'amministrazione puo' prevedere una  terza  prova  scritta
          obbligatoria, da indicare nel bando di concorso, volta alla
          verifica  dell'attitudine  all'esercizio  degli   specifici
          compiti connessi al posto da ricoprire. Tale prova consiste
          nella soluzione di questioni o problemi di  natura  tecnica
          inerenti all'esercizio dei compiti cui  il  dirigente  deve
          essere preposto.
              2. La prima prova scritta, a contenuto  teorico,  verte
          sulle materie  indicate  nel  bando  di  concorso.  L'altra
          prova,  a  contenuto  pratico,  e'  diretta  ad   accertare
          l'attitudine dei candidati alla soluzione  corretta,  sotto
          il profilo della legittimita', della  convenienza  e  della
          efficienza  ed  economicita'  organizzativa,  di  questioni
          connesse con l'attivita' istituzionale dell'amministrazione
          che ha indetto il concorso.
              3. La  prova  orale  consiste  in  un  colloquio  sulle
          materie indicate nel bando di concorso e mira ad  accertare
          la  preparazione  e  la  professionalita'  del   candidato,
          nonche'  l'attitudine   all'espletamento   delle   funzioni
          dirigenziali. Nell'ambito della prova  orale,  al  fine  di
          valutare la  conoscenza,  da  parte  del  candidato,  della
          lingua straniera ad un livello  avanzato,  e'  prevista  la
          lettura, la traduzione di testi e la conversazione  in  una
          lingua straniera scelta dal candidato tra  quelle  indicate
          nel bando. Nel corso della  prova  orale  e'  accertata  la
          conoscenza a livello avanzato  dell'utilizzo  del  personal
          computer  e  dei  software  applicativi  piu'  diffusi   da
          realizzarsi anche mediante una verifica pratica, nonche' la
          conoscenza da parte del  candidato  delle  problematiche  e
          delle  potenzialita'  connesse  all'uso   degli   strumenti
          informatici in relazione ai processi comunicativi in  rete,
          all'organizzazione  e   gestione   delle   risorse   e   al
          miglioramento dell'efficienza degli uffici e dei servizi.
              4. La commissione esaminatrice, al fine  di  assicurare
          la trasparenza amministrativa nell'ambito del  procedimento
          concorsuale, stabilisce, preventivamente, i  criteri  e  le
          modalita'  di  valutazione  delle  prove   concorsuali   da
          formalizzare nei relativi verbali, al fine di  assegnare  i
          punteggi da attribuire alle singole prove. La  commissione,
          prima dell'inizio di ciascuna sessione della  prova  orale,
          determina i quesiti  da  porre  ai  singoli  candidati  per
          ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti
          a ciascun candidato con estrazione a sorte.
              5. Ciascuna prova e' valutata in centesimi e si intende
          superata  con  un  punteggio  non  inferiore   a   settanta
          centesimi. Il punteggio complessivo e' determinato sommando
          i voti riportati in  ciascuna  prova  scritta  ed  il  voto
          riportato  nella  prova   orale,   nonche'   il   punteggio
          conseguito all'esito della valutazione dei titoli.».
              - Si riporta il testo dell'art. 6  del  citato  decreto
          del Presidente della  Repubblica  n.  272  del  2004,  come
          modificato dal presente regolamento:
              «Art.  6  (Ciclo  di  attivita'  formative).  -  1.   I
          vincitori del concorso sono assunti dall'amministrazione e,
          anteriormente   al   conferimento   del   primo    incarico
          dirigenziale,  sono  tenuti  a  frequentare  un  ciclo   di
          attivita' formative,  organizzato  dalla  Scuola  superiore
          della pubblica amministrazione  su  delibera  conforme  del
          Comitato per il coordinamento  delle  scuole  pubbliche  di
          formazione.
              2. Il ciclo formativo ha una durata massima  di  dodici
          mesi e si svolge secondo  il  programma  predisposto  dalla
          Scuola superiore della pubblica amministrazione su delibera
          conforme del Comitato per  il  coordinamento  delle  scuole
          pubbliche di formazione. Tale ciclo puo' comprendere  anche
          un periodo di applicazione presso amministrazioni  italiane
          o  straniere,  enti  o  organismi  internazionali,  aziende
          pubbliche   o   private   e   puo'   svolgersi   anche   in
          collaborazione  con  istituti   universitari   italiani   o
          stranieri  ovvero  con   primarie   istituzioni   formative
          pubbliche o private. La frequenza  al  ciclo  formativo  e'
          obbligatoria ed a tempo pieno.
              3.  Il  programma  di  ciascun  ciclo  formativo   deve
          comunque prevedere tempi e  modalita'  di  valutazione  sia
          delle attivita' didattiche sia di quelle svolte nell'ambito
          dei periodi di applicazione, con la verifica del livello di
          professionalita'  acquisito  al  termine  del  ciclo.   Per
          ciascun partecipante la Scuola annota su un'apposita scheda
          curriculare i risultati della valutazione continua e  della
          verifica  finale.  La  scheda  e'  inserita  nel  fascicolo
          personale del dirigente e valutata dall'Amministrazione  ai
          fini del conferimento del primo incarico dirigenziale.».

RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 23-03-2020 14:34

bianco_arturo ha Scritto:

Sulla necessità che i partecipanti ad una selezione ex articolo 110 o ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato, oltre al possesso del titolo di studio della laurea magistrale o specialistica debbano essere in possesso di una anzianità come dirigenti o come dipendenti negli enti locali di categoria D o come posizioni organizzative vi sono opinioni differenziate nella giurisprudenza.
Arturo Bianco

Perdonami, ma non mi tornano due cose:
1. posso capire per il 110, ma per il ruolo di dirigente mi pare chiaro che l'anzianità ci debba essere, riducibile (non si capisce in effetti se obbligatoriamente o meno) per chi, oltre alla laurea magistrale o alla laurea specialistica (o al vecchio diploma di laurea, in quanto equiparato ai fini dei concorsi pubblici alle lauree specialistiche e alle lauree magistrali ex D.I. 07/07/2009), possiede dottorato di ricerca ovvero diploma di specializzazione o master universitario di secondo livello (o titolo post-universitario etc. etc.). C'è della giurisprudenza secondo cui è sufficiente la laurea c.d. triennale, e in effetti conosco diversi dirigenti che hanno solo quella (se è per questo un ex direttore generale della Sapienza attenzionato da organi di stampa era fermo al diploma di geometra e francamente non ho idea di come avesse fatto), ma è tutta giurisprudenza relativamente datata o comunque relativa a casistiche risalenti alla c.d. riforma Madìa. Con l'attuale testo del d.lgs. 165/2001 mi pare abbastanza pacifico che per l'accesso alla dirigenza la laurea magistrale sia indispensabile.
2. siamo sicuri che l'anzianità debba essere necessariamente negli enti locali? Un mio collega ha partecipato a un concorso per dirigente in un ente locale adducendo come anzianità quella maturata presso una regione (che non è un ente locale, anche se il comparto della contrattazione collettiva è lo stesso) e gliel'hanno ritenuta valida; inoltre alla medesima procedura hanno partecipato persone che avevano maturato l'anzianità corrispondente in enti proprio di diverso comparto. Il d.lgs. 165/2001 parla di posizione funzionale per l'accesso dei quali è richiesta la laurea; non capisco da quale fonte si desuma che l'anzianità debba essere stata maturata nello stesso comparto o nello stesso ente o tipologia di ente.
RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 23-03-2020 15:21

Scusate, ma ve lo chiedo per la quarta volta.... possiamo restare nella domanda?
Un dirigente a tempo determinato ex art. 110, può partecipare ad un concorso per dirigente a tempo indeterminato se NON ha un'anzianità di 5 anni di servizio in una qualsiasi PA?
Possiamo evitare questioni legate alla mancanza di laurea specialistica o al possesso del dottorato di ricerca?

Mi pare di capire che per il dott. Mosca la risposta sia:
No, non può partecipare. O sbaglio?

Per il dott. Bianco, invece, esistono delle opinioni giurisprudenziali per le quali potrebbe partecipare. Cortesemente, ne posso sapere di più?
Grazie


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 29-03-2020 17:18

Esattamente, a mio avviso su questo punto vi sono interpretazioni giurisprudenziali diverse e quindi non vi è certezza nella risposta in caso di eventuali contenziosi tanto nel caso della esclusione, tranne che il bando lo preveda espressamente, quanto nel caso in cui risulti vincitore.
Arturo Bianco


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - brusaporco_mario - 30-03-2020 08:08

bianco_arturo ha Scritto:

Esattamente, a mio avviso su questo punto vi sono interpretazioni giurisprudenziali diverse e quindi non vi è certezza nella risposta in caso di eventuali contenziosi tanto nel caso della esclusione, tranne che il bando lo preveda espressamente, quanto nel caso in cui risulti vincitore.
Arturo Bianco


Va bene, grazie.
Una cosa non mi torna: se l'Art. 7 del DPR 70/2013 prevedere come requisito 5 anni di anzianità nella PA, come può il bando non prevedere esplicitamente questo requisito?
RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 22-04-2020 19:06

Il citato articolo del DPR 70/2013 non si applica automaticamente e direttamente alle PA locali e regionali, costituendo per esse una norma di principio.
Arturo Bianco


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 23-04-2020 17:14

brusaporco_mario ha Scritto:

Mi pare di capire che per il dott. Mosca la risposta sia:
No, non può partecipare. O sbaglio?

Per il dott. Bianco, invece, esistono delle opinioni giurisprudenziali per le quali potrebbe partecipare. Cortesemente, ne posso sapere di più?
Grazie

La giurisprudenza è altalenante, come ha detto Bianco.
Io ti posso dire cosa afferma la norma; poi la giurisprudenza è un mondo a parte.
Ci sarebbe anche il piccolo particolare che una sentenza di Cassazione uscita oggi potrebbe riferirsi a un caso di dieci anni fa e nel frattempo la norma è stata modificata settordici volte.
Ad esempio c'è recentissima giurisprudenza che afferma che la laurea (cosiddetta triennale) è sufficiente per l'accesso alla dirigenza, eppure dal testo vigente del c.d. TUPI, sulla base dell'ultima riforma, mi pare proprio di capire che la laurea magistrale (sostituente la laurea specialistica) sia obbligatoria (il diploma di laurea di vecchio ordinamento va bene in quanto equiparato dal D.I. 09/07/2009).
Non è che non ti si voglia far sapere di più; è che purtroppo in diritto avere certezze spesso è impossibile, perché è in continuo divenire (e la giurisprudenza è piuttosto lenta).
RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 01-05-2020 11:10

Condivido il giudizio che la giurisprudenza è sul caso specifico altalenante, anche -ma non solo a mio avviso- per la qualità tecnica insufficiente del dettato legislativo.
Arturo Bianco


RE:  Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 04-05-2020 08:56

bianco_arturo ha Scritto:

Condivido il giudizio che la giurisprudenza è sul caso specifico altalenante, anche -ma non solo a mio avviso- per la qualità tecnica insufficiente del dettato legislativo.

Che la giurisprudenza sul tema sia altalenante più che un giudizio è un dato di fatto.
Che la qualità del dettato legislativo sia tecnicamente insufficiente (per usare un eufemismo) è una valutazione che condivido. Condivido soprattutto l'idea secondo cui il problema non è di carattere quantitativo, ma qualitativo.
RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 31-05-2020 19:03

Bene, conclusione della discussione


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - mosca_amedeo_francesco - 18-08-2020 07:39

Mi riaggancio a questa discussione per far presente che il concorso in svolgimento della Scuola nazionale dell'amministrazione per il reclutamento di dirigenti pubblici prevede che ci si possa candidare anche senza il requisito dei 5 anni di servizio in posizione funzionale per la quale sia richiesta una laurea, purché si sia in possesso di un titolo accademico di terzo ciclo, quale dottorato di ricerca, diploma di specializzazione e master universitario di secondo livello. Al di là del fatto che appare francamente eccessivo porre sullo stesso piano il dottorato e la specializzazione, i cui corsi durano almeno 3 anni, e il master, i cui corsi durano generalmente 1 anno(*), tale previsione non mi sembra coerente con il dettato di cui al d.lgs. 165/2001, sia nella formulazione originaria (che considerava l'allora laurea specialistica un titolo post lauream) sia come modificato, da ultimo, dal d.lgs. 75/2017 (c.d. riforma Madìa). Altro profilo di illegittimità risiede nella pretesa che, in caso di mancato possesso del titolo di secondo ciclo, si possieda la laurea magistrale e si sia in servizio continuativo da almeno 5 anni con contratto a tempo indeterminato in posizione funzionale per la quale sia richiesta almeno una laurea. A mio avviso invece il TUPI va inequivocabilmente interpretato nel senso che bisogna avere cumulato 5 anni di servizio in posizione funzionale per la quale sia richiesta almeno una laurea, che è una cosa diversa, poiché tali anni possono essere stati variamente cumulati, anche in enti diversi e/o con contratti a tempo determinato, e dopo averli cumulati se si è cessato il servizio non li si dovrebbe perdere. Inoltre con il dottorato di ricerca o un titolo, definito post universitario, in una lista approvata con DPCM (e non un qualsiasi master di secondo livello) l'amministrazione ha la facoltà, ma non l'obbligo, di ridurre a 3 anni questi 5 anni, non di azzerarli completamente!
Il bando della Regione Campania è conforme alla mia interpretazione.


___________
* Vero, d'altro canto, che si tratta sempre di titoli di livello 8 dell'European qualification framework, ma questo vale anche per la laurea magistrale e il master universitario di primo livello: ciononostante, questi due non vengono trattati nello stesso modo.


RE: Assunzione a tempo indeterminato dirigente art. 110 comma 1 Tuel - bianco_arturo - 17-10-2020 10:57

utili chiarimenti