Sulla base delle previsioni del DL n. 78/2010 introdotte dalla legge di stabilità 2015 il fondo del 2015 di parte stabile deve essere eguale a quello del 2014.
La disposizione è stata interpretata in modo restrittivo dalla Corte dei Conti della Puglia, che chiede alle amministrazioni di operare un taglio che sommi tutti quelli effettuati dal 2011 al 2014.
La Ragioneria Generale dello Stato, con la circolare 8/2015, ancorché non diretta agli enti locali, ha invece sposato la tesi per cui il fondo 2015 di parte stabile è la riproposizione del fondo del 2014.
Si ricorda che non sussiste più il tetto al fondo, per cui si può superare l'ammontare del fondo 2010: ovviamente occorrono motivazioni convincenti in relazione alle previsioni contrattuali. Ed ancora, a fronte di riduzioni del personale in servizio il fondo non deve essere ridotto.
Arturo Bianco