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Versione completa: La riforma della PA ed i segretari comunali e provinciali
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Il Governo ha annunciato la presentazione di una proposta di legge delega sulla riforma della PA. Il progetto si caratterizza per numerose ed incisive misure sulla dirigenza pubblica ed una parte molto importante è dedicata a drastiche misure sui segretari comunali e provinciali.
Cosa ne pensate?
Arturo Bianco
Ritengo la figura del segretario comunale ormai abbondantemente superata. In un sistema di revisione della spesa pubblica è urgente trovare una loro giusta collocazione. E' però necessario che il Governo, con la preannunciata riforma della PA, ripensi meglio il sistema dei controlli interni, dei pesi e contrappesi nella responsabilità delle amministrazioni locali, in quanto il sitema instaurato dopo le "Bassanini" è parimenti abbondantemente superato.
A mio avviso è necessario distinguere la condizione dei piccoli e medi comuni da quella dei comuni di maggiore dimensione. Il ruolo del segretario in tali enti è di fatto assai diverso. E' questo un elemento di cui tenere conto.
Arturo Bianco
Il segretario comunale - anche negli enti di maggiore dimensione demografica - avrà significato se verrà incardinato all'interno della struttura organizzativa, come dipendente del comune con corrispondente attività funzionalizzata. Diversamente (nel nuovo sistema di responsabilità e controlli interni), resterà sempre il loga manus di fiducia del sindaco, esonerato da un'attività funzionalizzata e con il compito di verbalizzare le sedute di giunta e consiglio, con ingiustificato onere di spesa pubblica.
Il Segretario Comunale deve essere reinvestito della funzione di garante della legalità altrimenti non ha senso; nei comuni piccoli, sprovvisti di figure dirigenziali e con l'attribuzioni di p.o. spesso a personale di cat.C, sprovvisto di laurea, la figura del Segretario- Coordinatore - Controllore- Formatore- Consulente è determinante.
Condivido la differenziazione tra i piccoli/medi comuni ed i grandi: nei primi la esigenza di una professionalità elevata, in particolare per gli aspetti giuridici, è una esigenza assai forte.
Sicuramente il tema della nomina dei segretari si pone; fermo restando che continui ad essere nominato dal sindaco (peraltro anche gli incarichi ai dirigenti ed ai responsabili sono conferiti dal sindaco), si pone a mio avviso l'esigenza di dare elementi di scelta basati su dati non arbitrari.
Cordiali saluti
Arturo Bianco
L'arbitrarietà degli incarichi è il male che trasversalmente produce il cattivo funzionamento della P.A. Sono necessarie nuove regole che eliminino connivenze e interessi. Segretari, Dirigenti, Responsabili, ecc. devono essere individuati per competenza, professionalità e serietà, e devono avere ampia autonomia per i risultati, sottoposti alla valutazione di un ODV indipendente ed esterno alla politica, poichè questa da sempre orienta le sue attenzioni al consenso e, conseguentemente, al favoritismo sino alle illegalità. E' questa la vera riforma della PA.
La presenza di controlli esterni sulle attività delle PA è stata giudicata com non più necessaria dalla riforma costituzionale del 2001, dopo essere stata significativamente ridotta negli anni precedenti. Non so se sia la strada preferibile l'andare in questa direzione, visto che non mi pare che nel passato- fatti i debiti confronti- la nostra PA funzionasse meglio. Ritengo che sia necessaria la presenza di vertici burocratici che sappiano gestire al meglio le macchine burocratiche, ovviamente nel rispetto della legalità. Pere queste ragioni, soprattutto nei piccoli e medi comuni, ritengo che la presenza del segretario comunale abbia un grande rilievo e costituisca une necessità.
Arturo Bianco
prova
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