Le ultime novità legislative, che regolano la materia delle assunzioni dei 110, prevedono una selezione pubblica.
--- Fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire, gli incarichi a contratto di cui al presente comma sono conferiti previa selezione pubblica volta ad accertare, in capo ai soggetti interessati, il possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalita' nelle materie oggetto dell' incarico.))
Quesito
Con la locuzione "selezione pubblica" si intende concorso necessariamente aperto a tutti (esterni e interni all'ente), oppure può esser bandito un semplice concorso interno?
La selezione pubblica indica sicuramente la necessità che nel conferimento dell'incarico non si assuma come elemento caratterizzante il tratto fiduciario. In questo senso il dettato legislativo formalizza le indicazioni suggerite in modo ampiamente maggioritario, se non addirittura consolidato dopo la legge cd Brunetta, dalla giurisprudenza. Al riguardo è comunque necessario distinguere con nettezza tra selezione e concorso: la disposizione non richiede infatti un concorso. La selezione può basarsi sui curricula e/o su colloqui e/o su titoli e non deve necessariamente dare una graduatoria, ma deve limitarsi ad accertare la esperienza richiesta e la professionalità specifica. Peraltro, essendo la nomina in capo al sindaco, non è affatto detto che lo stesso debba procedere a dare corso alla assunzione una volta che la selezione si sia conclusa con la consegna di una rosa di candidati.
La locuzione "selezione pubblica" sembra precludere alla possibilità di una selezione riservata esclusivamente al personale interno. In questo senso occorre attendere eventuali modifiche nella legge di conversione e comunque, a parere di chi scrive, la ratio della norma (si veda anche la relazione illustrativa) non sembra quella di volere precludere ad una selezione limitata agli interni, ma quella di volere garantire che la stessa fornisca candidature in possesso dei requisiti richiesti.
Cordiali saluti
Arturo Bianco
Per quanto riguarda le assunzioni ai sensi dell’art.110 TUEL, le nuove disposizioni di cui al d.l. n. 90/2014 prevedono selezioni pubbliche volte ad accertare, in capo ai soggetti interessati, il possesso della comprovata esperienza pluriennale e della specifica professionalità nelle materie oggetto del futuro incarico. La selezione pubblica, tuttavia, non ha sottratto l’ambito discrezionale di tale nomina, ma ha soltanto previsto che il Sindaco potrà effettuare la sua scelta solo in presenza di personale che abbia le competenze in materia, per aver sviluppato nella sua carriera precedente le funzioni cui sarà chiamato a svolgere, oltre a possedere una specifica professionalità nelle materie che saranno oggetto di incarico. In altri termini, la selezione pubblica non sottrae al Sindaco la scelta pur sempre fiduciaria, ma ne limita l’ambito al solo personale in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Allora, mentre nel concorso pubblico la forma è identica a quella a tempo indeterminato (pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, selezione per esami o titoli ed esami, formazione di una graduatoria del vincitore e degli idonei), nella selezione pubblica la forma è priva di un contenuto prestabilito, lasciando alla sfera di discrezionalità dell’ente le forme e i modi di approvvigionamento (pubblicità sul sito istituzionale, mancata formulazione di una graduatoria, libertà di scelta nelle modalità di presentazione delle candidature e quant’altro) purché, si ripete, la scelta ricada sui soli candidati aventi i requisiti di esperienza e di professionalità nelle materie oggetto del futuro incarico.
Fonte:
La previa mobilità obbligatoria per le assunzioni a tempo determinato
V. Giannotti (www.ilpersonale.it 2/9/2014)
Ringrazio per la segnalazione. A mio avviso il nuovo testo dell'articolo 110 comma 1 del DLgs n. 267/2000 impone alle PA il rispetto di procedure adeguatamente e previamente pubblicizzate, nonché la previsione di criteri predeterminati per la scelta da parte del sindaco. Non si dà luogo ad un concorso pubblico.
Le nuove regole non sembrano precludere la possibilità che, nel rispetto dei vincoli prima ricordati, l'ente riservi la selezione al solo personale interno. Si pensi alla minore spesa di personale che in questo modo si sosterrà.
Arturo Bianco