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Versione completa: NUOVA CONTABILITA DAL 01/01/2016,FORSE!
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08/07/2014 16.05
DA ITALIA OGGI
Comuni, contabilità boomerang
Di Francesco Cerisano

L'applicazione della nuova contabilità degli enti locali potrebbe far scoppiare la bomba dei residui attivi. Ossia delle somme di dubbia esigibilità che le amministrazioni mettono a bilancio per far quadrare i conti e che ora vanno espressamente accantonate in un fondo. I crediti incagliati, secondo le stime dell'Ifel, ammonterebbero a 17 miliardi e l'obbligo di accantonamento costringerebbe gli enti a una manovra aggiuntiva pari a oltre il 29% della spesa.

Un sforzo «non sostenibile nell'attuale quadro di finanza locale», ammettono i relatori Magda Zanoni (Pd) e Andrea Mandelli (Forza Italia) nel parere consegnato in Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale sul decreto correttivo del dlgs 118/2011 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili.

E così sull'entrata in vigore (prevista per il 2015) delle nuove regole, che dovrebbero far parlare una sola lingua ai bilanci degli enti territoriali, si affaccia l'ipotesi di un'ulteriore proroga: al 1° gennaio 2016.

Un emendamento in tal senso è stato presentato ieri in extremis (il termine scadeva alle 16) da Simonetta Rubinato (Pd) che spiega così la richiesta di proroga: «Il passaggio dalla vecchia alla nuova contabilità non deve determinare situazioni di difficile sostenibilità per i singoli enti», si legge nella modifica proposta al parere dei relatori, «e quindi occorre individuare una tempistica che consenta una adeguata e capillare formazione del personale e un percorso che accompagni gli enti che, entro una certa data, abbiano segnalato insormontabili difficoltà in relazione all'immediata applicazione del nuovo sistema».

L'appuntamento del 1° gennaio 2015 resterebbe solo per gli enti che già stanno sperimentando il nuovo sistema contabile (circa 400) e per quelli «che dispongono di risorse umane e organizzative adeguate», mentre slitterebbe per gli altri 7600 municipi.

Prima di dare per certo lo slittamento al 2016 c'è però da superare le resistenze del governo e della Ragioneria dello stato che fino ad ora non hanno mostrato grande entusiasmo verso ipotesi di proroga.


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