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Versione completa: Articolazione dell'orario di servizio
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Art. 8 CCNL 06.07.1995 - Esame
1. Ciascuno dei soggetti di cui all' articolo 12, ricevuta l'informazione ai sensi dell' art. 7, comma 2, può chiedere, in forma scritta, un incontro per l'esame delle seguenti materie, ai sensi dell' articolo 10 del d.lgs n. 29 del 1993:
a) articolazione dell'orario;
b) definizione dei criteri per la determinazione dei carichi di lavoro;
c) verifica periodica della produttività degli uffici;
2. Della richiesta di esame è data notizia alle altre organizzazioni sindacali.
3. L'esame si svolge in appositi incontri che iniziano di norma entro le quarantotto ore dalla richiesta; durante il periodo di durata dell'esame le parti si adeguano, nei loro comportamenti, ai principi di responsabilità, correttezza e trasparenza.
4. L'esame si conclude nel termine tassativo di giorni 15 dalla ricezione dell'informazione ovvero entro un termine più breve per oggettivi motivi di urgenza.
5. Dall'esito dell'esame è redatto verbale dal quale risultino le posizioni delle parti nelle materie oggetto dell'esame. Resta ferma l'autonoma determinazione definitiva e la responsabilità dei dirigenti nelle stesse materie.
6. Durante il periodo in cui si svolge l'esame le amministrazioni non adottano provvedimenti unilaterali nelle materie oggetto dell'esame, e le organizzazioni sindacali che vi partecipano non assumono sulle stesse iniziative conflittuali.

Art. 6 CCNL 22.01.2004
- Concertazione

1. Il testo dell’art. 8 del CCNL dell’1.4.1999 è sostituto dal seguente:
“1. Ciascuno dei soggetti di cui all’art. 10, comma 2, ricevuta l’informazione, ai sensi dell’art.7, può attivare, entro i successivi 10 giorni, la concertazione mediante richiesta scritta. In caso di urgenza, il termine è fissato in cinque giorni. Decorso il termine stabilito, l’ente si attiva autonomamente nelle materie oggetto di concertazione. La procedura di concertazione, nelle materie ad essa riservate non può essere sostituita da altri modelli di relazioni sindacali.
2. La concertazione si effettua per le materie previste dall’art.16, comma 2, del CCNL del 31.3.1999 e per le seguenti materie:
a) articolazione dell’orario di servizio;
b) calendari delle attività delle istituzioni scolastiche e degli asili nido;
c) criteri per il passaggio dei dipendenti per effetto di trasferimento di attività o di disposizioni legislative comportanti trasferimenti di funzioni e di personale;
d) andamento dei processi occupazionali;
e) criteri generali per la mobilità interna.
3. La concertazione si svolge in appositi incontri, che iniziano entro il quarto giorno dalla data di ricezione della richiesta; durante la concertazione le parti si adeguano, nei loro comportamenti, ai principi di responsabilità, correttezza e trasparenza.
4. La concertazione si conclude nel termine massimo di trenta giorni dalla data della relativa richiesta. Dell’esito della stessa è redatto specifico verbale dal quale risultino le posizioni delle parti.
5. La parte datoriale è rappresentata al tavolo di concertazione dal soggetto o dai soggetti, espressamente designati dall’organo di governo degli enti, individuati secondo i rispettivi ordinamenti.”



Quesito

L’ articolazione dell'orario di servizio è materia oggetto di concertazione oppure dopo la riforma Brunetta non lo è più?

Sulla base delle previsioni dettate dal CCNL 22.1.2004 e, ancor prima, dal CCNL 1.4.1999 l'articolazione dell'orario di servizio è materia oggetto di informazione preventiva e, a richiesta dei soggetti sindacali, di concertazione.
Il DLgs n. 150/2009, cd legge Brunetta, ha drasticamente limitato le materie oggetto di contrattazione a quelle che hanno conseguenze economiche, oltre che alle relazioni sindacali. Su questa base si può dubitare che l'articolazione dell'orario di servizio possa essere ancora inserita tra le materie oggetto di informazione e a richiesta di concertazione, in quanto la disciplina dell'istituto sarebbe preclusa alla contrattazione nazionale. Questa conclusione, come peraltro la tesi opposta, non è al momento fatta propria da alcuna presa di posizione avente valore giuridico, per cui la scelta deve essere fatta dalle singole amministrazioni. Si suggerisce il massimo di prudenza.
Arturo Bianco
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