Vorrei sapere se è possibile incrementare il valore del buono pasto nel limite attualmente consentito. Infatti, al momento nel nostro Ente, il valore del buono pasto è di € 5,29. In considerazione del fatto che i giorni con rientro pomeridiano, per i quali viene corrisposto lo stesso buono, sono stati ridotti da due a uno alla settimana, mi veniva chiesto di incrementare il loro valore nel limite dei 7 Euro. In tal modo infatti si avrebbe sempre un risparmio di spesa, tenuto conto che si riducono le giornate per le quali lo stesso viene corrisposto.
Grazie e buona giornata.
Il buono pasto con valore superiore ai 5,29 euro diventa trattamento ordinariamente spettante e pertanto sottoposto al vincolo imposto dall’art. 9 c. 1 del DL 78/2010. Di conseguenza oltre i 5.29 euro non è possibile prevedere alcun incremento.
Di seguito si riporta stralcio della delibera della Corte dei Conti n. 25/2011 dell’Emilia Romagna.
“… L'esclusione totale dal reddito del dipendente riguarda, quindi, le prestazioni sostitutive del servizio di mensa (buoni pasto o ticket restaurant) per un importo massimo complessivo giornaliero di Euro 5,29; oltre questa soglia, tali prestazioni sostitutive concorrono a formare reddito da lavoro dipendente, ed in quanto tali,
sono assoggettate a tassazione ed a ritenute previdenziali.
Conseguentemente deve ritenersi che il divieto di aumentare il “trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010” di cui all’articolo 9, comma 1°, del D.L. 78/20102, convertito, con modificazioni, dalla legge 122/2010, trovi applicazione per la quota eccedente l’importo di euro 5,29….”
Si conferma che sulla base degli orientamenti del Ministero dell'economia, circolare 12/2011, e delle interpretazioni delle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti della Toscana e dell'Emilia nel triennio 2011/2013 il valore dei buoni pasto non può essere incrementato. Secondo talune di queste letture (il Ministero dell'economia non dice nulla al riguardo) si può incrementare il valore dei buoni pasto entro il tetto di, 5,29 euro che è la soglia minima a partire dalla quale il buono pasto diventa fonte di reddito ed è quindi tassabile.
Arturo Bianco