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Versione completa: aspettativa sindacale
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Nel mio Comune, il sindaco ha conferito l’incarico di Posizione Organizzativa al dipendente di categoria D collocato in aspettativa sindacale.
Tale dipendente – dirigente sindacale – non  registra la presenza al lavoro né l’entrata e l’uscita dal servizio; gode della più ampia flessibilità e discrezionalità lavorativa, e percepisce l’indennità di posizione al massimo consentito.
L’organizzazione sindacale, per questo suo dirigente, rimborsa annualmente al Comune (privo di figure dirigenziali ma con altri dipendenti in Categoria D)  tutti gli oneri, compresa l'indennità di posizione.
Ritengo questa situazione censurabile, per il Comune e per l’organizzazione sindacale, per irregolarità contabile, organizzativa e per la non corretta utilizzazione delle risorse umane.

Su questo chiedo il parere di esperti.
L'incarico di titolare di posizione organizzativa può essere conferito anche ai dipendenti che sono collocati in aspettativa sindacale. In questo senso si veda l'articolo 47, comma 3, del CCNL 14.9.2000.
Non si capisce il riferimento alla entrata ed uscita, visto che il dipendente in aspettativa sindacale non svolge attività per l'ente, tranne che si tratti di aspettativa per una parte del tempo. Comunque, in termini generali i responsabili titolari di posizione organizzativa devono rispettare l'orario di almeno 36 ore settimanali e devono timbrare.
Cordiali saluti
Arturo Bianco
Premesso che il dipendente interessato è in aspettativa sindacale a tempo pieno, ma svolge contestualmente attività presso il Comune, con incarico di posizione organizzativa indennizzata al massimo. Non registra la presenza in servizio e, pertanto, non è rilevabile quando egli eserciti la funzione di dipendente comunale e quando, invece, quella di dirigente sindacale. Parimenti non è rilevabile lo svolgimento di almeno 36 ore settimanali.
Fatta questa premessa,  con il quesito intendevo conoscere se tutto questo è regolare, da un punto di vista contabile e amministrativo, per il Comune e per l’organizzazione sindacale.
Io non ho il dono dell’ubiquità e non riesco a capite questa sovrapposizione di ruoli e funzioni: quello che a me sembra strano è che l’organizzazione sindacale rimborsi al Comune tutti gli oneri per un dipendente collocato in aspettativa per esigenze organizzative e funzionali del sindacato, e che lo stesso dipendente svolga poi una materiale ed impegnativa prestazione lavorativa presso il Comune, aggravata dalla posizione organizzativa, sottraendosi giornalmente quindi all’impegno per il quale era stato collocato in aspettativa.

cordiali saluti
giuseppe martucci
Alla luce delle sue considerazioni nutro forti dubbi sulla legittimità della condizione di un dipendente che è contemporaneamente collocato in aspettativa sindacale a tempo pieno e continua a svolgere attività di lavoro subordinato presso l'ente.
Cordiali saluti
Arturo Bianco
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