Il DL 78/2010 stabilisce che per il triennio 2011/2013 l'ammontare delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale non può superare il corrispondente importo del2010 ed è comunque automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. Come è più corretto calcolare la riduzione: a) Togliendo dal fondo la quota di salario accessorio fissa e variabile effettivamente percepita dal dipendente cessato , oppure, b)togliendo dal fondo sia fisso che variabile una quota determinata in base ad un rapporto tra ammontare dei fondi 2010( fisso e variabile)ed il numero dei dipendenti che ne hanno beneficiato?
Sul taglio del fondo per le risorse decentrate a seguito della diminuzione del numero dei dipendenti in servizio è stata annunciata una circolare da parte della Ragioneria Generale dello Stato, quindi è bene attenderla per potere avere elementi certi.
Ad avviso dello scrivente, si può dare per certo che la riduzione debba essere decisa direttamente da parte dell'ente e per esso dal dirigente o responsabile competente alla costituzione del fondo. Il tema non è oggetto di contrattazione, ma l'ente deve informare le organizzazioni sindacali prima di avviare la contrattazione.
Da questo punto in poi siamo in presenza di letture personali. A mio parere, la risposta al quesito va nella direzione che dal fondo va tolto quanto proporzionalmente "pesa" un dipendente sul fondo (sia per la parte stabile che per quella variabile) e non quanto effettivamente percepiva. In tal senso la norma che prevede un taglio proporzionale alle riduzioni.
Arturo Bianco