14-09-2010, 12:38
Premesso:
• che le procedure concorsuali devono essere procedute dall’esperimento delle procedure di mobilità volontaria esterna a mezzo di appositi bandi o avvisi di mobilità, previa definizione dei criteri di scelta su cui si fonderà la valutazione delle candidature (art. 30, commi 1 e 2 bis, del D.Lgs. n. 165/01;
• che l’istituto della mobilità in parola riguarda il trasferimento di personale tra differenti amministrazioni appartenenti allo stesso comparto di contrattazione (mobilità intracompartimentale) o tra differenti amministrazioni appartenenti a diversi comparti di contrattazione (mobilità intercompartimentale);
• che per la mobilità intercompartimentale, l’art. 29 bis del citato decreto prevede l’emanazione di un apposito D.P.C.M. che definisca una tabella di equiparazione fra i livelli di inquadramento relativi ai diversi comparti di contrattazione.
Atteso che a riguardo non è stato ancora emanato il predetto decreto che definisca in modo certo, trasparente ed imparziale, l’equiparazione dei differenti livelli di inquadramento tra i diversi comparti di contrattazione.
Come ci si può regolare in merito alla mobilità intercompartimentale, sotto l’aspetto dei differenti livelli di inquadramento tra i diversi comparti di contrattazione?
• che le procedure concorsuali devono essere procedute dall’esperimento delle procedure di mobilità volontaria esterna a mezzo di appositi bandi o avvisi di mobilità, previa definizione dei criteri di scelta su cui si fonderà la valutazione delle candidature (art. 30, commi 1 e 2 bis, del D.Lgs. n. 165/01;
• che l’istituto della mobilità in parola riguarda il trasferimento di personale tra differenti amministrazioni appartenenti allo stesso comparto di contrattazione (mobilità intracompartimentale) o tra differenti amministrazioni appartenenti a diversi comparti di contrattazione (mobilità intercompartimentale);
• che per la mobilità intercompartimentale, l’art. 29 bis del citato decreto prevede l’emanazione di un apposito D.P.C.M. che definisca una tabella di equiparazione fra i livelli di inquadramento relativi ai diversi comparti di contrattazione.
Atteso che a riguardo non è stato ancora emanato il predetto decreto che definisca in modo certo, trasparente ed imparziale, l’equiparazione dei differenti livelli di inquadramento tra i diversi comparti di contrattazione.
Come ci si può regolare in merito alla mobilità intercompartimentale, sotto l’aspetto dei differenti livelli di inquadramento tra i diversi comparti di contrattazione?