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Versione completa: salvaguardia equilibri di bilancio
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Buongiorno a tutti,

vorrei chiedere se, ai sensi dell'art. 193, comma 3, del D. Lgs. 267/2000, è possibile utilizzare, in sede di salvaguardia degli equilibri di bilancio, i proventi delle alienazioni di beni patrimoniali disponibili per ripianare il disavanzo corrente di bilancio (ridotte entrate tributarie). In caso affermativo, poichè la citata norma parla di possibilità di utilizzare tutte le entrate e le disponibilità "per l'anno in corso e per i due successivi", è possibile accertare nell'anno in corso la somma ipotizzata e poi procedere nel tempo alle vendite (portando quindi a residuo la somma accertata)?
Grazie per l'attenzione.
Ai sensi delle leggi finanziarie 2004 e 2005 è possibile utilizzare per il finanziam. di talune spese correnti del bilancio (non ripetitive, eccezionali, ecc.) e del rimb. diella quota cap. dei mutui solo la PLUSVALENZA da alienazione immobiliare, in quanto la parte in c/cap (tit 4) va a finanz. altrettanti investimenti (tit 2).
L'art.193 del TUEL fa riferim. a tale ultima ipotesi (vendita immobili per finana. invest. o debiti fuori bilancio non di parte corrente).
Ripetto alla tempistica della iscrizione in bilancio dei proventi (ad es.) nel provvedim. di riequilibrio, c'è necessita' di previa adozione del piano alienazioni ex 112/2008 (PAVI) e del regolamento sulle alienazioni immobiliari (entro il 30/09); le procedure vanno avviate entro fine anno e le quote di comptenza dell'anno e di quelli successivi vanno calcolate con ragionevolezza contabile.
Saluti e buon lavorto.
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