Non so se avete visto l'articolo 11 del DL 159/2007 sotto riportato.
Che ne pensate?
Art. 11. Estinzioni anticipate di prestiti
1. Per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, a valere sul fondo
ordinario di cui all'articolo 34, comma 1, lettera a), del decreto
legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, sono attribuiti, fino
all'importo di 30 milioni di euro annui, contributi per incentivare
l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione per l'estinzione anticipata
di mutui e prestiti obbligazionari da parte di province e comuni. I
contributi sono corrisposti, ai comuni e alle province che ne fanno
richiesta, per far fronte agli indennizzi, penali o altri oneri
corrisposti in aggiunta al debito residuo a seguito delle estinzioni
anticipate effettuate negli anni 2007, 2008 e 2009 e sulla base di
una certificazione, le cui modalita' sono stabilite con decreto del
Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e
delle finanze, entro il 30 ottobre 2007. I contributi sono attribuiti
fino alla concorrenza del complessivo importo di 90 milioni di euro
per il triennio 2007-2009.
Ciao Ebron, sono Carlo del Comune di Montesilvano
pensi che quando uscirà il decreto del Ministero dell'interno o in sede di conversione ci possa essere qualche speranza per i Comuni che intendono estinguere tutti i mutui in ammortamento utilizzando l'avanzo di amministrazione insieme all'assunzione di altro mutuo a tassi più convenienti?
La norma prevede un termine del 30 ottobre per la pubblicazione del decreto attuativo.
Dubito, però che si possa procedere ad una chiusura e contestuale riapertura di nuove posizioni.
Ritengo che la ratio della norma sia quella di utilizzare l'avanzo per la riduzione dle debito , in linea con la disciplina del Patto di stabilità , superando le critiche mosse dalle autonomie che contestavano il fatto di doversi accollare comunque degli oneri aggiuntivi legati all'estinzione anticipata.
Io sono interessata all'applicazione di tale norma, anche se la vedo di difficile immediata attuazione. Penso comunque di portarmi avanti, quanto meno per poter estinguere parzialmente i mutui a tasso variabile, ma quale garanzia ho che mi rimborseranno le spese sostenute per l'estinzione anticipata? c'è qualcuno che pensa di procedere? fatemi sapere. Ciao e buon lavoro
Concordo pienamente con la Sua interpretazione della norma.
A questo punto alcuni Enti potrebbero ritenere opportuno assumere nuovi mutui, e successivamente estinguere posizioni aventi un tasso d'interesse non più conveniente.
Cosa ne pensa ?
Da ulteriori informazioni acquisiste informalmentesembrerebbe possibile ridurrei mutui più costosi ed aprirne di nuovi a tassi più convenienti.
Se così fosse sarebbe una opportunità da sfruttare.
Vi segnalo inoltre che l'UPI ha chiesto con un emendamento nella conversione in legge del decreto di poter portare le economie dello stanziamento di 30 milioni non utilizzate nell'anno ( siamo ormai a fine ottobre) ad incremento dello stanziamento 2008
Vedremo
Vi segnalo inoltre che l'UPI ha chiesto con un emendamento nella conversione in legge del decreto di poter portare le economie dello stanziamento di 30 milioni non utilizzate nell'anno ( siamo ormai a fine ottobre) ad incremento dello stanziamento 2008
Il 30/10 costituisce il limite per certificare i maggiori oneri sostenuti per l'estinzione anticipata dei mutui nell'anno 2007?
Grazie
No .Entro il trenta ottobre uscirà il decreto.
In esso saranno previste le modalità di certificazione.
Ritengo che si potrà estinguere il debito fino a fine anno.
Sarebbe interessante se, in fase di conversione del Decreto, si potesse, in alternativa od in aggiunta alla proposta dell'UPI (che se non ho capito male propone di sommare al 2008 il budget 2007 non utilizzato), anche pensare di restituire ai Comuni le penali pagate per estinzione anticipata con risorse proprie - Avanzo di Amministrazione (e cioè escludendo il caso di estinzione con sottoscrizione nuovo debito, comprensivo di penali) nel biennio precedente. Le risorse dovrebbero essere vincolate nel 2008 per nuove estinzioni anticipate od in luogo dell'accensione mutui creando un "circolo virtuoso" di riduzione del debito.