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Versione completa: fondo risorse decentrate ente in dissesto
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L'Ente Comune ha dichiarato il dissesto finanziario nell'anno 2020. Ad oggi l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato non è ancora stato approvato.  L'Ente  ha regolarmente costituito il fondo  salario accessorio anno 2023 e completato l'iter della Contrattazione decentrata, acquisendo i relativi pareri favorevoli dei revisori del conti e sottoscritto definitivamente il CCI 2023/2025. Nell'utilizzo anno 2023 - parte stabile, e' stata prevista la progressione economica ai sensi dell'art. 14 del CCNL 16/11/2022, per una quota del 50% dei dipendenti. Le relative procedure sono state concluse con atto di liquidazione ma l'ufficio competente ritiene non poter procedere all'emissione dei mandati per assenza del bilancio di previsione, invocando la recente delibera della Corte dei Conti Sicilia n. 81/2024. Preciso che altri istituti contrattuali, relativi all'anno 2023, gravanti sul fondo parte stabile, sono stati liquidati ai dipendenti aventi diritto.
Alla luce delle previsioni dell'art. 67 CCNL 21/05/2018, chiedo se la mancata approvazione del bilancio di previsione in un ente dissestato rechi pregiudizio al pagamento degli istituti contrattuali, ivi comprese le progressioni economiche.
La mia opinione è che negli enti in dissesto occorra rispettare i vincoli dettati dal CCNL per la costituzione del fondo e che il parere citato della Corte dei Conti della Sicilia si riferisca agli enti non in dissesto che non hanno approvato il bilancio preventivo. E che comunque, sulla base delle norme contrattuali, la parte stabile del fondo debba essere costituita in tutti gli enti senza margini di discrezionalità e possa essere ripartita.
Arturo Bianco
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