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Salve,

a causa del sistematico diniego, contro cui a dire la verità non mi sono neanche opposto più di tanto, l'anno scorso (2022) non ho preso neanche un giorno di ferie. Oggi sono andato a vedere il cartellino e mi sono accorto che per l'anno corrente (2023) non mi erano stati riportati 32 giorni, ma solo 28. Ho telefonato all'ufficio competente e mi è stato risposto che le ferie non si prescrivono mai e dunque si portano sugli anni successivi, mentre gli altri 4 giorni sono per festività soppresse e se non fruite entro l'anno si pèrdono.

1. È corretto? Perché a me da CCNL sembra che i giorni di festività soppressa siano completamente equiparati alle ferie.
2. Se sul sistema gestionale i giorni sono accorpati, come faccio a essere sicuro che quando prendo ferie mi vengano tolti prima i giorni di ex festività?

Nell'ordine:
1) i giorni delle cd festività soppresse vanno goduti necessariamente entro l'anno; se sono stati rigettati per esigenze di servizio vi sono a mio avviso i margini per chiedere la loro monetizzazione;
2) chieda per prime le ferie come giornate di festività soppresse.
Arturo Bianco

Come ho detto non si può fare: il nostro gestionale considera i giorni tutti insieme. Quindi non so se i primi 4 mi vengono scalati dalle festività soppresse o dalle ferie.

Il modo più corretto di applicare le disposizioni sulle ferie è quello di considerare in primo luogo i 4 giorni delle cd festività soppresse e solo dopo passare al conteggio delle ferie. Ritengo necessario, sulla base delle informazioni fornite, che l'ente modifiche il proprio sistema gestionale delle ferie.
Arturo Bianco