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Versione completa: responsabilità non retribuite
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Ente locale di area vasta. Il contratto decentrato integrativo prevede una graduazione delle responsabilità specifiche in tre fasce a seconda del peso delle responsabilità. Con 3 o più responsabilità, si è collocati automaticamente nella fascia superiore, poiché il punteggio minimo per andare nella fascia superiore è 50 e mettendo insieme per tre volte le responsabilità più semplici la somma fa già 60.

Caso:
dipendente di categoria D di ente locale di area vasta riceve, con una sequela di ordini di servizio impartiti separatamente e per iscritto, tutti individuali, un totale di 8 responsabilità specifiche.
Dopo tre mesi ancora non si ritrova in busta paga l'indennità per specifiche responsabilità (che in questo ente viene pagata mensilmente) e la chiede per iscritto allegando l'ordine di servizio.
L'ufficio preposto nicchia, sino a quando, in séguito a diversi solleciti, comunica che il pagamento non avviene sulla base delle responsabilità assegnate, ma sulla base di una scheda di pesatura nella quale il dirigente attesta di averle assegnate.
Il dirigente si rifiuta di redigere la scheda di pesatura. Attraverso l'intermediazione di un sindacalista, il dipendente riesce a farsi fare la scheda di pesatura da un collega titolare di PO (che non c'entra niente), però la firma il dirigente.
Dopo un mese riceve la mensilità in corso e gli arretrati ma si accorge che l'indennità è quella della fascia più bassa.
Chiama l'ufficio preposto e gli viene comunicato che il dirigente ha inserito nella scheda di pesatura solamente la prima delle 8 responsabilità assegnate.
Il lavoratore chiede spiegazioni e gli viene risposto che per il pagamento dell'indennità di fascia superiore alla minima è necessario che ci sia disponibilità nel fondo per le risorse decentrate, e che non si sia già raggiunto il numero massimo di lavoratori a cui sia assegnabile l'indennità di quella fascia (determinato non si sa in quale maniera).

Morale della favola: il dipendente può rifiutarsi per iscritto di svolgere le mansioni corrispondenti alle indennità che non gli vengono pagate?
Ha diritto, se accetta di svolgere quelle mansioni, a rivolgersi al giudice per ottenere le differenze retributive?
I dipendenti pubblici non possono rifiutarsi di dare applicazione agli ordini impartiti, tranne che si tratti di reato o di illegittimità amministrative. Il dipendente può chiedere la conferma per iscritto. Per cui consiglio di chiedere la conferma per iscritto del conferimento degli incarichi, di richiedere il pagamento della indennità e, nel caso di rigetto, di rivolgersi al giudice del lavoro.
Arturo Bianco
Gli incarichi, come chiaramente ho spiegato, sono stati conferiti per iscritto sin dall'origine. Come per iscritto è stato richiesto il pagamento dell'indennità.
Sul discorso dell'illegittimità amministrativa non entro perché è troppo complicato e ultroneo in questa sede, comunque secondo me qualche profilo di illegittimità c'è e, comunque, non è mai arrivata conferma degli ordini dopo le relative contestazioni.
Se l'ordine non è stato confermato per iscritto il dipendente non è tenuto al suo svolgimento. Se vi è stata la conferma per iscritto la mancata applicazione determina la maturazione di responsabilità disciplinare:
Arturo Bianco
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