18-03-2022, 17:05
Ente locale di area vasta. Il contratto decentrato integrativo prevede una graduazione delle responsabilità specifiche in tre fasce a seconda del peso delle responsabilità. Con 3 o più responsabilità, si è collocati automaticamente nella fascia superiore, poiché il punteggio minimo per andare nella fascia superiore è 50 e mettendo insieme per tre volte le responsabilità più semplici la somma fa già 60.
Caso:
dipendente di categoria D di ente locale di area vasta riceve, con una sequela di ordini di servizio impartiti separatamente e per iscritto, tutti individuali, un totale di 8 responsabilità specifiche.
Dopo tre mesi ancora non si ritrova in busta paga l'indennità per specifiche responsabilità (che in questo ente viene pagata mensilmente) e la chiede per iscritto allegando l'ordine di servizio.
L'ufficio preposto nicchia, sino a quando, in séguito a diversi solleciti, comunica che il pagamento non avviene sulla base delle responsabilità assegnate, ma sulla base di una scheda di pesatura nella quale il dirigente attesta di averle assegnate.
Il dirigente si rifiuta di redigere la scheda di pesatura. Attraverso l'intermediazione di un sindacalista, il dipendente riesce a farsi fare la scheda di pesatura da un collega titolare di PO (che non c'entra niente), però la firma il dirigente.
Dopo un mese riceve la mensilità in corso e gli arretrati ma si accorge che l'indennità è quella della fascia più bassa.
Chiama l'ufficio preposto e gli viene comunicato che il dirigente ha inserito nella scheda di pesatura solamente la prima delle 8 responsabilità assegnate.
Il lavoratore chiede spiegazioni e gli viene risposto che per il pagamento dell'indennità di fascia superiore alla minima è necessario che ci sia disponibilità nel fondo per le risorse decentrate, e che non si sia già raggiunto il numero massimo di lavoratori a cui sia assegnabile l'indennità di quella fascia (determinato non si sa in quale maniera).
Morale della favola: il dipendente può rifiutarsi per iscritto di svolgere le mansioni corrispondenti alle indennità che non gli vengono pagate?
Ha diritto, se accetta di svolgere quelle mansioni, a rivolgersi al giudice per ottenere le differenze retributive?
Caso:
dipendente di categoria D di ente locale di area vasta riceve, con una sequela di ordini di servizio impartiti separatamente e per iscritto, tutti individuali, un totale di 8 responsabilità specifiche.
Dopo tre mesi ancora non si ritrova in busta paga l'indennità per specifiche responsabilità (che in questo ente viene pagata mensilmente) e la chiede per iscritto allegando l'ordine di servizio.
L'ufficio preposto nicchia, sino a quando, in séguito a diversi solleciti, comunica che il pagamento non avviene sulla base delle responsabilità assegnate, ma sulla base di una scheda di pesatura nella quale il dirigente attesta di averle assegnate.
Il dirigente si rifiuta di redigere la scheda di pesatura. Attraverso l'intermediazione di un sindacalista, il dipendente riesce a farsi fare la scheda di pesatura da un collega titolare di PO (che non c'entra niente), però la firma il dirigente.
Dopo un mese riceve la mensilità in corso e gli arretrati ma si accorge che l'indennità è quella della fascia più bassa.
Chiama l'ufficio preposto e gli viene comunicato che il dirigente ha inserito nella scheda di pesatura solamente la prima delle 8 responsabilità assegnate.
Il lavoratore chiede spiegazioni e gli viene risposto che per il pagamento dell'indennità di fascia superiore alla minima è necessario che ci sia disponibilità nel fondo per le risorse decentrate, e che non si sia già raggiunto il numero massimo di lavoratori a cui sia assegnabile l'indennità di quella fascia (determinato non si sa in quale maniera).
Morale della favola: il dipendente può rifiutarsi per iscritto di svolgere le mansioni corrispondenti alle indennità che non gli vengono pagate?
Ha diritto, se accetta di svolgere quelle mansioni, a rivolgersi al giudice per ottenere le differenze retributive?