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Versione completa: Esodo anticipato, sostanzialmemte per soli statali!
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L'art. 72 del D.L. 112/2008 prevede la possibilità di esodo anticipato solamente per gli statali! Ancora concessioni agli statali?? Eppure nessuno che parli di questa ulteriore ingiustizia nei confronti degli altri dipendenti pubblici. Va bene che siamo fannulloni, ma almeno dateci pari opportunità di andare fuori dalle palle!!!!! Un funzionario di ente locale che tanto non diventerà mai dirigente! Qualche commento, grazie.
Vedo che la cosa lascia tutti pacifici, ma si sa "gli italiani così sono". C'è una ratio o no, ma perchè in Italia si deve mettere sempre all'ultimo posto la difesa e il rispetto dei più deboli. La vera democrazia è quella che difende gli interessi del singolo come quelli delle corporazioni. Per chi non lo conosce propongo il testo dei 2 articoli del D.L. 112/2008 di cui uno "penalizza" tutto il comparto pubblico l'altro ne premia solo una fetta (potevano almeno distanziarli, non si ha proprio neanche più vergogna!): ma allora i dipendenti degli enti locali sono "pubblici" solo quando c'è da fare sacrifici o da essere penalizzati o dispregiati (vedasi il fannulloni di brunettiana memoria)?

Art. 71
(Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni)
1. Per i periodi di assenza per malattia, di qualunque durata, ai dipendenti delle pubbliche
amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nei
primi dieci giorni di assenza è corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di
ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonché
di ogni altro trattamento accessorio.

Art. 72
(Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di età per il collocamento a riposo)
1. Per gli anni 2009, 2010 e 2011 il personale in servizio presso le amministrazioni dello Stato,
anche ad ordinamento autonomo, le Agenzie fiscali, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli
Enti pubblici non economici, le Università, le Istituzioni ed Enti di ricerca nonché gli enti di cui
all’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001. n. 165, può chiedere di essere
esonerato dal servizio nel corso del quinquennio antecedente la data di maturazione della anzianità
massima contributiva di 40 anni.

Dove sono i sindacati? Certo non hanno piacere di perdere gli iscritti degli enti locali, sono già al lume di candela.

Grazie.
E tu pensa che io ero statale, sono diventata dipendente di una non meglio specificata Agenzia e, quindi, sono fuori dalla previsione, che è veramente iniqua. Del resto però con questo assetto costituzionale trovo difficile che una legge statale possa imporre agli enti locali di accettare richieste di esonero pagando il 50/70% dello stipendio. Quindi non è scarso interesse ma impossibilità di cambiare le cose...
coppa_marilena
MA DI COSA VI MERAVIGLIATE? SIAMO UN CATEGORIA INESISTENTE CHE NON SA MAI FARSI VALERE, INOLTRE I SINDACATI NON CI SONO MAI ED ESISTONO SOLO PER FARSI PAGARE LE TESSERE.  
Con riferimento all'intervento di Anna, ma infatti la legge non dovrebbe imporre niente ma solo prevedere la possibilità che anche gli enti locali possano adeguare le loro previsioni regolamentari, nel rispetto dell'autonomia propria di ciascun ente (sarà poi ciascun ente a trovare il modo di razionalizzare l'organizzazione e la spesa), onde conformarsi alle previsioni di legge, che peraltro non sarebbero un diritto automatico del dipendente. In senso generale credo, tralaltro, che potrebbero già farlo, sulla scorta dei principi generali posti a fondamento del nostro ordinamento: ma figuriamoci se ci pensano gli amministratori e i dirigenti che abbiamo, cosi' occupati a far andare avanti l'amministrazione locale nell'interesse della collettività (pensate che in Italia la legge sull'autocertificazione, sostanzialmente disapplicata sino al 2000 a partire dalla Bassanini, era se non erro già vigente dal 1968!!!). Mi piacerebbe sul punto ricevere qualche punto di vista autorevole da chi ci legge.
Da altro forum riprendo alcuni interventi sul tema, della mancata previsione della possibilità dell’esonero dal servizio per i dipendenti degli enti locali che abbiano raggiunto almeno i 35 anni di contribuzioni, al fine di aggiornarVi e chiederVi le Vs considerazioni in merito.

Intervento A
“Riporto integralmente il parere che ho avuto ieri da un'esperta di previdenza della Provincia di Milano.
" Per il suo quesito ho contattato un'esperta di previdenza che ritiene di prossima pubblicazione della norma, che effettivamente lascia alcune incognite. Partendo da qs. presupposto ed in attesa di regolamentazione e chiarimenti ufficiali, ritiene che il DL 112/98, art. 72, che prevede un esodo anticipato per coloro che lavorano presso le amministrazione dello Stato ed Enti pubblici, comprenda gli Enti locali se pure non siano espressamente citati (Nota mia: infatti non sono neppure espressamente esclusi, come invece avviene per la scuola). Quanto sopra poichè l'art. 70 comma 4 del DLgs 165/01 individua gli Enti amministrati contrattualmente dall'ARAN. La collega ritiene quindio che i dipendenti degli Enti Locali possano chiedere negli anni 2009/2011 l'applicazione dell'art.72."
Faccio presente che la questione é controversa, infatti il mio ufficio personale non concorda. Le suggerisco di dare un'occhiata anche al Forum del Ministero della funzione pubblica, alla voce "pubblico impiego", dove c'è aperto un topic denominato "scivolo statali", perchè si possono trovare altre persone interessate alla questione.
Quanto allo studio Rienzi, si tratta del legale (nonchè presidente del Codacons) che sta portando avanti il ricorso contro il decreto Brunetta al quale hanno già aderito circa 10.000 dipendenti pubblici, tra i quali anch'io.
L'avv. Rienzi introdurrà un'apposita clausola di ricorso per la scuola, espressamente esclusa del "beneficio" dell'esodo anticipato,in quanto ciò crea disparità di trattamento. Proprio oggi gli inviato una R.R. chiedendogli di introdurre analoga clausola per noi della autonomie locali.”

Intervento B
Anche io ho appena mandato una mail allo studio Rienzi per avere chiarimenti sull'inserimento nel ricorso della doglianza avverso la mancata parità di trattamento nei confronti del personale degli enti locali in punto di possibilità di esonero dal servizio al raggiungimento di almeno 35 anni di anzianità contributiva. Se non mi chiariscono quanto richiesto, non avrebbe senso dare la mia adesione.

Secondo me l'enunciato dell'art. 72, sotto riportato, non ammette dubbi di sorta quando recita "il personale in servizio presso le amministrazioni dello Stato,
anche ad ordinamento autonomo, le Agenzie fiscali, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli Enti pubblici non economici, le Università, le Istituzioni ed Enti di ricerca nonché gli enti di cui all’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001. n. 165": tra questi enti gli enti locali non sono compresi! PUNTO. Infatti gli enti locali non sono amministrazioni dello Stato - se non in senso lato laddove si legga amministrazioni pubbliche in luogo di amministrazioni dello Stato - non sono amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, nè Agenzie fiscali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, nè tantomeno
Enti pubblici non economici o Università o Istituzioni ed Enti di ricerca e, infine, dopo non affannosa ricerca, non sono neppure ricompresi tra gli enti di cui dall’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001. n. 165!
Altra cosa è sostenere che ciascun ente locale, forse, potrebbe, per analogia, ecc. conformarsi prevedendo.. ecc., ma se la cosa non è da escludere per le Regioni, che facoltà hanno invece le Province e i Comuni, enti locali per eccellenza? Nessuna, salvo ulteriori previsioni normative.
Questa è la realtà.

Art. 72
(Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di età per il collocamento a riposo)
1. Per gli anni 2009, 2010 e 2011 il personale in servizio presso le amministrazioni dello Stato,
anche ad ordinamento autonomo, le Agenzie fiscali, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli
Enti pubblici non economici, le Università, le Istituzioni ed Enti di ricerca nonché gli enti di cui
all’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001. n. 165, può chiedere di essere
esonerato dal servizio nel corso del quinquennio antecedente la data di maturazione della anzianità
massima contributiva di 40 anni.


Intervento B (seguito)
Non ancora ricevute precisazioni richieste a Studio Rienzi.

Consiglio, a dipendenti enti locali, la prosecuzione dell'astensione all'adesione al ricorso Rienzi avverso DL 112/2008, per quanto esposto negli interventi che precedono.

Ritengo anche utile suggerire di indirizzare, Tutti gli interessati, richieste di chiarimenti all'Avv. Rienzi, atti a comprendere perchè non intende inserire, come sembra, nei motivi del ricorso in preparazione, la mancata previsione di possibilità di esonero dal servizio al raggiungimento dei 35 anni contributivi anche a favore dei dipendenti degli enti locali così come previsto per gli enti statali (a parte la P.I.).
Informo i colleghi che dal Comitato Fannulloni Operosi/Studio Rienzi in riscontro alle mie diverse mail hanno risposto ancora una volta con un “testo fisso”, che evidentemente utilizzano per i riscontri multipli,  non rispondendo assolutamente alla mia richiesta di sapere perché non intendano ricorrere avverso il mancato inserimento degli enti locali tra quegli enti pubblici i cui dipendenti al raggiungimento di 35 anni di anzianità contributiva possono chiedere l’esonero dal servizio mantenendo il diritto al 50% della retribuzione in godimento e maturando il diritto alla pensione al raggiungimento dei requisiti di legge vigenti.

Mi chiedo ma allora che differenza c’è tra la “banda”, mi si passi il termine è solo una battuta non certo una provocazione (ci vuole ben altro infatti per “smuovere” certe coscienze), Brunetta - che del resto anche Lui avrebbe potuto dirimere i dubbi (anzi direi che il Suo silenzio conferma l’interpretazione più malevola circa l’applicazione della norma nei confronti dei dipendenti degli enti locali, ma del resto anche ieri a Matrix: pensate che qualcuno abbia posto domande sull’interpretazione dell’art. 72 nei confronti dei dipendenti degli enti locali o sul perché non fossero stati inseriti nel predetto articolo. Figuriamoci. Come? ah, pensate che le domande fossero state concordate, ma no, davvero? ma guarda..) - e quella del Comitato Fannulloni Operosi.

Ma fin qui tutto nella norma, è chiaro che i Co.Fa.O. vorrebbero che tutti i dipendenti pubblici partecipassero al ricorso per “fare cassa”, evidentemente, visto che al momento l’adesione al ricorso costi credo € 20,00 ciascun; è nella norma che Brunetta non chiarisca l’effettiva portata dell’articolo che viene interpretato in maniera diversa anche da fonti autorevoli; è nella norma che l’Avv. Rienzi non riscontri la richiesta di chiarimenti da diversi di Noi inviatagli, non siamo Noi che paghiamo le Sue prestazioni professionali ma come visto il Co.Fa.O; quello che mi fa strano è dove siano finiti i dipendenti degli enti locali: mi sarei aspettato interventi molto ma molto più numerosi! Coraggio ragazzi, sveglia!!!! Fatevi sentire.

Il comitato fannulloni mi informa che il 15 prossimo scade il termine per aderire al ricorso, è chiaro, anzi no: ci sono o ci fanno?

Io resto del mio avviso se i Co.Fa.O e lo Studio Rienzi non chiariscono cosa e se diranno qualcosa nel ricorso avverso la mancata inclusione degli enti locali nel novero degli enti i cui dipendenti posso chiedere l’esonero dal servizio di cui all’art. 72 del DL 112/08 (e nelle “memorie” che hanno diffuso fanno cenno soltanto all’esclusione della P.I.), non aderirò al ricorso, pur condividendone gli altri aspetti trattati, anche per una questione di principio. Per essere trattato come un numero, mi è sufficiente l’amministrazione per cui lavoro!

Spero si interroghino sulla figura che stanno facendo e chiariscano il loro punto di vista sullo specifico. Nel frattempo, suggerisco di sospendere l’adesione al ricorso in attesa dei chiarimenti richiesti.

Peraltro informano i predetti fannulloni che sembrerebbe che anche la CGIL stia preparando un ricorso avverso la normativa di cui trattasi, ah, dimenticavo, dicono che è merito loro. Non lo escludo aprioristicamente, ma lasciatemelo dire: sindacato, come ti sei ridotto!

Ripeto, mi piacerebbe sentire molto più numerosi i dipendenti degli enti locali.

Ringrazio la collega Erretidoc che con premura aggiorna diversi forum su cosa bolle in pentola sull’argomento.
      
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