18-06-2008, 14:13
Così titola Italia Oggi nella pagine a cura di Matteo Esposito il 30 Maggio 2008.
Sembra giusto precisare che il procedimento di evidenza pubblica occorre per il conferimento di incarichi sistematici e continuativi, non per il semplice patrocinio nelle controversie.
Addirittura per il patrocinio, specie nelle controversie di natura complessa e di notevole rilevanza sia discutibile anche la pattuizione dell’onorario secondo i minimi tariffari. Per tale tipo di controversia, si potrebbe pensare ai minimi per il caso di soccombenza, alla media degli onorari per il caso di esito totalmente positivo.
Sembra poi meritevole di riflessione generale il sistema dell’affidamento di servizi continuativi di consulenza legale e patrocinio che certamente consentono risparmi ma determinano prestazioni di routine. Andrebbero a tale fine valutate le possibilità di consorzi fra Comuni per un servizio unico legale attraverso un unico consulente con sistematica verifica dei risultati.
Occorre anche considerare che, volendo ricorrere alla “gara”, sarebbe complesso scegliere i criteri. Infatti potrebbero risultare “vincitori” sempre gli avvocati con maggiore “curriculum” e con maggiori titoli con esclusione di difensori magari meno “titolati” ma maggiormente disponibili e desiderosi di fare emergere capacità, volontà e nuovi modi di operare.
Indubbiamente la materia del contenzioso merita grande attenzione per i risultati che possono derivare dagli esiti delle controversie, talvolta molto durature e, infine, assai onerose.
Per i rischi che esse determinano non solo in termini di costi ma anche per la rapida esecuzione di opere o per la buona gestione degli Uffici si tratta di prestare la massima attenzione alle controversie. In caso di rischio di soccombenza, occorre provvedere per tempo a revocare o a reiterare atti emendandoli dagli errori.
Si tratta comunque di affidare le (possibilmente poche) questioni che debbono avere esiti giudiziari ad avvocati scelti per le capacità e soprattutto per l’impegno che possano garantire i migliori risultati e il miglior impegno, chiedendo loro pareri preventivi e seguendo gli sviluppi attraverso un responsabile interno del procedimento.
Ogni controversia ha le sue caratteristiche sicchè occorre saper scegliere il difensore rispettando criteri concreti di efficacia e di economicità.
Metodi astratti e formalistici non garantiscono mai i migliori risultati.
Sembra giusto precisare che il procedimento di evidenza pubblica occorre per il conferimento di incarichi sistematici e continuativi, non per il semplice patrocinio nelle controversie.
Addirittura per il patrocinio, specie nelle controversie di natura complessa e di notevole rilevanza sia discutibile anche la pattuizione dell’onorario secondo i minimi tariffari. Per tale tipo di controversia, si potrebbe pensare ai minimi per il caso di soccombenza, alla media degli onorari per il caso di esito totalmente positivo.
Sembra poi meritevole di riflessione generale il sistema dell’affidamento di servizi continuativi di consulenza legale e patrocinio che certamente consentono risparmi ma determinano prestazioni di routine. Andrebbero a tale fine valutate le possibilità di consorzi fra Comuni per un servizio unico legale attraverso un unico consulente con sistematica verifica dei risultati.
Occorre anche considerare che, volendo ricorrere alla “gara”, sarebbe complesso scegliere i criteri. Infatti potrebbero risultare “vincitori” sempre gli avvocati con maggiore “curriculum” e con maggiori titoli con esclusione di difensori magari meno “titolati” ma maggiormente disponibili e desiderosi di fare emergere capacità, volontà e nuovi modi di operare.
Indubbiamente la materia del contenzioso merita grande attenzione per i risultati che possono derivare dagli esiti delle controversie, talvolta molto durature e, infine, assai onerose.
Per i rischi che esse determinano non solo in termini di costi ma anche per la rapida esecuzione di opere o per la buona gestione degli Uffici si tratta di prestare la massima attenzione alle controversie. In caso di rischio di soccombenza, occorre provvedere per tempo a revocare o a reiterare atti emendandoli dagli errori.
Si tratta comunque di affidare le (possibilmente poche) questioni che debbono avere esiti giudiziari ad avvocati scelti per le capacità e soprattutto per l’impegno che possano garantire i migliori risultati e il miglior impegno, chiedendo loro pareri preventivi e seguendo gli sviluppi attraverso un responsabile interno del procedimento.
Ogni controversia ha le sue caratteristiche sicchè occorre saper scegliere il difensore rispettando criteri concreti di efficacia e di economicità.
Metodi astratti e formalistici non garantiscono mai i migliori risultati.