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Versione completa: Tarsu delle istituzioni scolastiche statali
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Come vi state comportando per le cartelle Tarsu per annualità pregresse intestate alle Scuole e tuttora inevase?
Io (almeno per il momento) ho rifiutato lo sgravio, poiché l'accordo in sede di conferenza Stato-Città ed autonomie del 20 marzo stabilisce: "Per quanto riguarda la situazione debitoria pregressa, sino all'esercizio finanziario 2006 compreso, il Ministero ... provvederà a contribuire alla definizione della medesima sino alla concorrenza di euro 58.000.000".
Il mio dubbio è legato al fatto che, se effettuassi lo sgravio, verrebbe meno "la situazione debitoria". Inoltre, dovendosi procedere ad un riparto pro-quota, ritengo che sia meglio avere titoli di credito per un importo superiore.
Che ne pensate?
E' disponibile al seguente link il riparto delle somme dovute dal ministero:
http://www.anci.it/index.cfm?layout=dett...Dett=15722

Il calcolo delle spettanze è stato effettuato sulla base degli alunni iscritti presso le scuole dipendenti direttamente dal Ministero. Sono escluse dal computo le altre scuole pubbliche (per esempio: gli istituti superiori dipendenti dalla Provincia) le quali, pertanto, dovranno essere messe regolarmente a ruolo.
Sono dello stesso parere: non bisogna concedere alcuno sgravio; anche se ho concesso una sospensione delle cartelle pregresse fino a quando non ci sarà la comunicazione del Ministero, onde evitare azioni di recupero da parte del concessionario.
per quanto attiene gli anni pregressi ho effettuato il recupero dell'entrata agli istituti scolastici mediante una compensazione amministrativa con contributi che il comune stava elargendo.

chiedo invece come inserirete il trasferimento forfettario dello stato per la tarsu? come trasferimenti erariali o come entrate tributarie?
Per quanto riguarda il pregresso, vi segnalo la seguente nota dell'ANCI, che conferma quanto ci siamo detti:
http://www.anci.it/Contenuti/Allegati/TA...omuni1.doc

Per quanto riguarda la contabilizzazione del contributo, in via teorica ritengo che sarebbe più corretto registrarlo come trasferimento erariale a tutti gli effetti.
Tuttavia, mi sto orientando a considerarlo come entrata tributaria, per evitare di falsare il piano economico finanziario relativo al servizio. In tal modo le percentuali di copertura del costo a suo tempo deliberate potrebbero risultare di più immediata dimostrazione.
Che ne pensate?
La sezione regionale di controllo della Corte dei conti per il Veneto, nel testo del parere n.60/2008 ha precisato che "non è in discussione che gli enti locali interessati dovranno far fronte agli oneri connessi, ricorrendo, se del caso, ai rimedi e agli aggiustamenti contabili previsti per i casi di non corrispondenza tra previsioni e risultati. In ogni caso, sotto il profilo strettamente contabile, gli eventuali riflessi negativi, quali possono essere gli effetti sugli equilibri di bilancio o la necessità di dover ricorrere a debiti fuori bilancio, non potranno essere imputati all'ente locale, in quanto causati non già da scelte errate, bensì da comportamenti obbligati".
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