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L'Art. 56-quinquies del CCNL Funzioni Locali così recita:

"Indennità di servizio esterno
1. Al personale che, in via continuativa, rende la prestazione lavorativa ordinaria giornaliera in servizi esterni di vigilanza, compete una indennità giornaliera, il cui importo è determinato entro i seguenti valori minimi e massimi giornalieri: Euro 1,00 - Euro 10,00.
2. L’indennità di cui al comma 1 è commisurata alle giornate di effettivo svolgimento del servizio esterno e compensa interamente i rischi e disagi connessi
all’espletamento dello stesso in ambienti esterni."

... nel leggere questi 2 commi del presente articolo... sbaglio se ipotizzo che un agente di polizia che in un piccolo ente si trova a svolgere non in via continuativa la propria prestazione lavorativa ordinaria giornaliera... ossia impiega il suo orario di servizio parte in ufficio e parte in esterno e comunque non dedica le sue 6 ore interamente al servizio esterno non abbia poi diritto a vedersi riconosciuta per quella giornata la relativa indennità?
Trattandosi di indennità giornaliera dovrebbe essere riferita all'intero orario di 6 ore al giorno...o mi sbaglio?

Spetta alla contrattazione decentrata stabilire come si debba intendere la condizione per cui le attività esterne debbano essere svolte in via continuativa. Si può ipotizzare anche la fissazione del compenso in misura differenziata in relazione alle ore svolte all'esterno ed alle tipologie di svolgimento di questa attività, fermo restando il requisito per cui essa deve a parere di chi scrive avere una durata almeno prevalente rispetto alle attività svolte all'interno degli uffici,