Se un dipendente comunale - posto in una posizione strategica dell’ente - decidesse di mettersi in proprio costituendo uno studio professionale per fornire consulenza all’ex datore di lavoro, operando autonomamente oppure come socio di azienda partecipata dallo stesso Comune, commetterebbe un illecito?
Sulla base delle previsioni di cui alla legge n. 190/2012, cd anticorruzione, non si possono affidare per 3 anni dalla cessazione dal servizio incarichi a società che utilizzano dipendenti dell'ente che con quelle società hanno avuto rapporti professionali per conto del comune nei 3 anni precedenti. La partecipazione come socio ad una società partecipata dal comune richiede il rispetto dei vincoli procedurali di scelta degli stessi previsti dalla normativa.
Arturo Bianco