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Versione completa: Assunzioni a tempo determinato nella p.a.
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Ci è pervenuto il seguente quesito:
desidero chiedere un parere in merito alle limitazioni introdotte dalla Legge Finanziaria relative alle assunzioni a tempo determinato da parte degli enti pubblici.
In particolare in caso di nuove assunzioni, la deroga prevista dall'art. 3 comma 78 punto 11 in base al quale "le amministrazioni pubbliche possono avvalersi di personale con contratto flessibile se utilizzato per lo svolgimento di programmi i cui oneri sono finanziati con fondi dell'unione europea", può rendere legittima la stipula di contratti a tempo determinato (D1) dopo il 01/01/2008 per un periodo superiore a 3 mesi?
Per meglio capire la fattispecie: i bandi di concorso a tempo determinato per 18 mesi, prorogabili di altri 18, pubblicati nel 2007 le cui procedure sono concluse nel 2008 con relativa presa in servizio nel 2008, di personale presso i centri per l'impiego della Provincia le cui attività sono finanziate dal fondo sociale europeo, possono essere stipulati per 18 mesi o per 3 mesi?
Il comma 11 del nuovo art. 36 D.Lgs. n. 165/2001 consente a tutte le p.a. di avvalersi di contratti di lavoro flessibile per lo svolgimento di programmi o attività i cui oneri sono finanziati con fondi europei. Questa possibilità rappresenta una deroga alle limitazioni poste dal comma 1, per cui l'assunzione a tempo determinato non è legata ai tre mesi né alle esigenze stagionali, ma è strettamente funzionale all'espletamento dei programmi o delle attività finanziate con fondi UE. L'unico presupposto previsto dalla norma è che il programma sia finanziato con fondi comunitari e che dunque non faccia carico al bilancio dell'ente.
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