L'Ente costituisce un ufficio associato al quale delegare una determinata funzione e conferisce a tale ufficio del personale mediante l'istituto del distacco funzionale. Mi chiedo: è obbligatorio avvalersi del consenso del lavoratore? il lavoratore può essere obbligato contro la sua volontà a svolgere la propria attività lavorativa in una sede anche fisicamente diversa da quella originaria?
La risposta è data dal vincolo per cui il dipendente deve seguire le attività in cui è impegnato, viceversa scatterebbe la necessità del suo collocamento in disponibilità. Con le norme del DL 90/2014 il trasferimento entro 50 km è stato reso vincolante. A mio avviso (sulla base del CCNL 22.1.2004) il consenso è necessario in caso di utilizzazione in modo congiunto tra il comune e la forma di gestione associata. Ricordo che di norma in caso di gestione associata tramite unione dei comuni il dipendente deve passare alle dipendenze di quest'ultima.
Arturo Bianco