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Versione completa: rinegoziazione
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Con la circolare n. 1281 del 07/11/2014 la Cassa Depositi e Prestiti offre la possibilità di rinegoziare le posizioni di mutuo che presentano le caratteristiche previste nella stessa nota. Ebbene, ai sensi dell'art. 119 della Costituzione le economie derivanti devono essere destinate a spese di investimento o all'estinzione di mutui in ammortamento. Se l'Ente dovesse decidere di rinegoziare, l'alleggerimento immediato della quota capitale da subito comporta una variazione al bilancio con destinazione al titolo II della spesa. Se per tutti gli anni del mutuo rinegoziato, l'economia rispetto al precedente piano di ammortamento comunque deve essere considerata nel bilancio, benchè si tratti di spesa di investimento, di fatto non si avrà un alleggerimento sui prossimi bilanci. Spero di essere stata chiara nella perplessità esposta. I prossimi anni dovremmo comunque avere una eccedenza di entrate correnti ( nonostante i tagli statali) da destinare al titolo II. E' possibile fermarsi solo a considerare l'economia sull'esercizio in corso o quanto meno sul pluriennale? Grazie
Le economie di spesa per minore servizio del debito (per capitale e interesse) in corso d'anno 2014 e per tutti gli anni successivi non sono vincolate da nessuna norma di legge, per cui consento solo di alleggerire da subito l'equilibrio corrente.
Diverso è il caso della devoluzione a cui il quesito formulato potrebbe accostarsi.
Saluti. G.C.
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