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Nel mio comune, il titolare di P.O. per la gestione del Piano sociale di zona ha affidato direttamente ad un soggetto esterno (dipendente o convenzionato di altro comune non appartenente all'Ambito sociale), ai sensi del D.Lgs 163/2006, art. 125, c. 11, il "servizio di supporto al RUP" per alcune procedure di appalto, dietro pagamento di un corrispettivo prestabilito, oltre IVA e contributo 4 %.

A mio modesto avviso, il titolare della P.O. avrebbe dovuto ricercare all'interno dei Comuni associati la professionalità richiesta e, ove mancante, avrebbe potuto promuovere una convenzione (ex art. 30 D.lgs 267/2000) per la gestione associata del "servizio di supporto al RUP", con un dipendente appartenente anche ad un Comune non facente parte dell'Ambito sociale, previa modifica del Piano sociale di zona, per la imputazione della spesa.

Chiedo ad esperti se tale procedura è corretta, nella considerazione peraltro che la spesa di questo servizio esterno non è nemmeno contemplata nel Piano sociale di Zona.

Si esprimono forti perplessità sulla possibilità di utilizzare la figura del RUP, che è espressamente prevista dal DLgs n. 163/2006 esclusivamente per la realizzazione di opere pubbliche, per attività che non sono direttamente connesse a tale scelta.
In subordine, si condividono le perplessità di cui al quesito: il DLgs n. 163/2006 consente la individuazione del RUP e del supporto al RUP in soggetti esterni solamente come extrema ratio e una volta che si sia dimostrata la inesistenza di adeguate professionalità nell'ente o negli enti associati.
Arturo Bianco